Como calcio
Mercoledì 18 Luglio 2012
Como, un campionato
senza retrocessioni
Per ora è solo un'ipotesi ma giovedì il nuovo format potrebbe essere ufficilizzato
Il format della Lega Pro potrebbe quindi cambiare nella prossima stagione, con l'obiettivo della cancellazione integrale della Seconda divisione. Il modo in cui si intendere procedere è però discutibile. La Lega Pro ha perso complessivamente 8 società, tra quelle fallite e che hanno rinunciato all'iscrizione, l'organico è sceso da 77 a 69 squadre. Macalli ha annunciato che ci saranno ancora due gironi di Prima da 16 squadre ciascuno, e due di Seconda, da 18 e 19. In Prima non dovrebbero esserci retrocessioni, in Seconda invece ci sarebbe una strage: su 37 squadre iscritte, 18 retrocederebbero in serie D (da cui salirebbero sempre 9 squadre). Il conto è presto fatto: alla fine della prossima stagione rimarrebbero 32 squadre in Prima (4 salgono in B e 4 scendono dalla B) e 28 in Seconda (le 19 salve più le 9 promosse dalla D). La somma fa 60, come vorrebbe Macalli.
Il rischio di un campionato di Prima divisione quasi del tutto privo di stimoli e contenuti è più che reale. Un anno di transizione, in cui ci sarà da lottare solo per la promozione e i play off. Con tutte le altre squadre presumibilmente impegnate a valorizzare tanti giovani, che saranno utilizzati in maniera massiccia per accedere ai contributi federali.
«Il rischio che il campionato perda un po' di interesse c'è - ammette Giovanni Dolci, responsabile dell'area tecnica del Como -, ma a noi, che comunque avremmo puntato a disputare un campionato dignitoso di media classifica, cambia poco. Il lavoro di crescita che abbiamo intrapreso ne trarrà solo dei vantaggi. Credo che ci saranno 2-3 squadre che spenderanno tanti soldi per puntare alla B, 5 o 6 tra cui il Como che disputeranno un campionato di buon livello, le altre infine metteranno in campo tanti giovani, magari non tutti di qualità, per "monetizzare"».
Il tutto sarà fatto a cuor leggero: se dovesse essere, chi arriverà sa già in partenza che non retrocederà. Una prospettiva che per un anno potrebbe togliere molto interesse al campionato. Spostando quindi la lotta vera sulla Seconda divisione, dove serviranno per forza rose forti solo per mantenere la categoria. «È un male necessario - dice Francesco Ghirelli, direttore generale della Lega Pro -: gli anni di transizione portano sempre dei cambiamenti che non possono essere condivisi da tutti. Bisogna però attendere le decisioni del Consiglio federale di giovedì per capire esattamente cosa succederà, anche se non vedo molte alternative a un progetto di questo tipo».
Intanto slitta l'ufficializzazione di due operazioni di mercato che erano previste. La società martedì doveva chiudere per la comproprietà di Luca Tremolada con l'Inter (lo scorso anno era al Pisa) e per il prestito di Daniele Donnarumma del Napoli (l'anno scorso alla Nocerina e al Carpi). Due operazioni che si perfezioneranno entro il fine settimana. In uscita, invece, sempre ferma la situazione dei tre giocatori destinati a partire, Twardzik, Bardelloni e Fautario, che sono ancora nel gruppo. I giocatori in prova, il brasiliano Gotler e l'albanese Sallaj, resteranno sotto osservazione almeno fino alla partenza per il ritiro a San Martino in Passiria.
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