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Lunedì 12 Marzo 2018
Andreucci: «Il Gozzano?
Meglio pensare a noi»
Già pensa alla prossima partita: «Abbiamo perso, dobbiamo rimanere sul pezzo e pensare esclusivamente a noi»
Beffarda è stata la sconfitta che ha fermato il Como in terra monferrina e mister Andreucci la accoglie con un sorriso sarcastico: «E’ una sconfitta che non ci voleva, ma le sconfitte non ci vogliono mai. Abbiamo giocato su un campo difficile, lo sapevamo, il Casale è una squadra che deve salvarsi e che ha messo in campo molta grinta e molta determinazione. Il terreno di gioco era complicato, in questi casi i valori si azzerano e spesso – continua il tecnico - chi riesce ad andare in vantaggio per primo riesce a costruirsi la vittoria».
Venendo all’analisi del match, l’allenatore ex Triestina commenta: «Il Como nel primo tempo è stato poco lucido, ha inseguito il Casale, entrambe le squadre hanno giocato poco. Nella ripresa, invece, abbiamo provato a prendere in mano la partita e nel momento migliore per noi, quando pensavamo di riuscire a segnare, poi abbiamo subito una rete che su un campo del genere diventava difficile da recuperare. Com’è scaturito il gol? Dalla panchina non sono riuscito a vedere bene lo sviluppo della rete nerostellata, sicuramente la sconfitta è maturata su una mischia nata da un calcio da fermo. Abbiamo perso lottando, la volontà di vincerla c’era così come i presupposti per farlo, perché abbiamo colpito un palo ed una traversa. Ma questo non è bastato, dovremo fare di più la settimana prossima per tornare alla vittoria. Sconfitte come questa vanno messe via alla svelta, anche perché frutto di episodi: contro il Casale gli episodi non sono stati positivi, sicuramente nel primo tempo potevamo fare di più, per quanto riguarda la ripresa non ho molto da recriminare ai miei. Il risultato del Gozzano? Non mi consola assolutamente perché dobbiamo guardare a casa nostra, consci che ogni partita è importante per cui il risultato altrui non mi cambia la serata. Abbiamo perso, dobbiamo rimanere sul pezzo e pensare esclusivamente a noi. Se cadiamo nell’errore di pensare ad altri, poi ci dimentichiamo della difficoltà dei nostri impegni».
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