Angiuoni vota la fiducia
«Nicastro e Felleca avanti»

«Como in vendita? Non mi risulta. Non vorrei che passasse l’immagine di una società smantellata, in disarmo. Non è così»

Siccome è stato lui uno degli artefici del Como Usa-sardo di Nicastro e Felleca, è normale che Enzo Angiuoni si senta chiamato in causa quando si parla della società, specie se in toni critici. Per questo l’ex proprietario del Como, oggi presidente onorario, chiede la parola. Con il suo solito entusiastico atteggiamento “positivo”.

«Como in vendita? Non mi risulta - dice accorato -. Nella vita, poi tutto è in vendita, basta fare l’offerta giusta. Ma non vorrei che passasse l’immagine di una società smantellata, in disarmo, che pensa solo a uscire e magari con problemi finanziari. No, lo dico chiaro. Il Como non corre rischi. Felleca e Nicastro sono destinati ad andare avanti insieme. Ho apprezzato molto la nuova unità di intenti tra i due, per il bene del Como».

E gli americani sull’uscio? «Gli americani sono una strada coltivata da Nicastro della quale secondo me dobbiamo parlare solo quando ci sarà qualcosa di concreto. Nicastro sono mesi che avanza questa prospettiva, ma per ora è solo una ipotesi. Mica per colpa di Nicastro, per carità. Ma consiglio a tutti di parlarne quando ci sarà qualche novità».

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