Cerri, si tratta per l’accordo. E potrebbe essere lungo

Ci saranno anche Filippo Delli Carri e Liam Kerrigan sul palco della festa per i 115 anni venerdì sera. I primi due nomi nuovi della squadra che lunedì partirà per il ritiro di Bormio e che si presenterà ai tifosi al completo il primo luglio. O meglio, al completo allo stato attuale ovviamente. Per quello dunque che può essere lo stato delle cose al primo giorno ufficiale di mercato, che si apre proprio venerdì e si chiuderà due mesi dopo, il primo luglio.

I giocatori attualmente convocabili per il ritiro, quelli che fanno parte della rosa della prima squadra al di là dei giovani che si potrebbero aggregare per il periodo di preparazione, sono esattamente venti, diciotto del vecchio gruppo più i due nuovi. I due portieri Zanotti e Bolchini, i difensori centrali Bertoncini, Cagnano, Scaglia e appunto Delli Carri, gli esterni Bovolon, Cagnano e Iovine. A centrocampo ci sono Arrigoni, Bellemo e Kabashi, gli esterni offensivi sono Blanco, Chajia, Gatto e il nuovo Kerrigan, e poi le due punte Gabrielloni e Gliozzi. A loro vanno aggiunti due giocatori di rientro dai prestiti, che per ora a tutti gli effetti fanno parte della rosa del Como, in vista di ulteriori sviluppi di mercato. E nello specifico sono due: Celeghin, di rientro dal Renate, e H’Maidat, che rientra dal Sudtirol.

Nel gruppo manca Cerri, e non è una dimenticanza. Non che ci siano stati ripensamenti sulla questione, ma di fatto l’attaccante da domani 30 giugno cessa di essere un giocatore del Como e tornerà a diventarlo solo quando metterà ufficialmente la firma sul contratto di rinnovo del prestito, secondo l’accordo già preso tra Como e Cagliari. La palla in questo momento è sostanzialmente in mano al giocatore, che deve tecnicamente definire il suo nuovo rapporto con il Como. Secondo indiscrezioni, le parti sarebbero vicinissime e si tratterebbe su un accordo sino al 2026. Così come nel gruppo manca Parigini, altro giocatore che il Como vorrebbe tenere con sé. Una trattativa in questo momento meno vicina alla conclusione di quanto lo sia quella di Cerri, ma il Como ci sta lavorando.