Como-Cremonese, una sfida mai banale

Partita L’ultima volta che i grigiorossi misero piede al Sinigaglia non fu il risultato del campo a far discutere. Ma certo quella serata restò sullo stomaco

Como-Cremonese, dove eravamo rimasti... Non chiamiamolo conto in sospeso, perchè l’ultima volta che i grigiorossi misero piede al Sinigaglia non fu il risultato del campo a far discutere. Ma certo quella serata restò sullo stomaco ai tifosi del Como, che avrebbero anche festeggiato volentieri la chiusura positiva della stagione del ritorno in B.

Invece la festa fu tutta grigiorossa, perchè in quella serata del 6 giugno 2021 proprio a Como la Cremonese, quell’anno guidata da Fabio Pecchia, riconquistò dopo ventisei anni la serie A. Con ovvia rumorosa e numerosa partecipazione di tifosi al seguito.

La tribuna era invasa dai colori avversari, la festa finale fu ovviamente un’esplosione di entusiasmo che la gente di Como mal sopportò. Niente di particolarmente grave, qualche tensione in tribuna che andò un po’ oltre, ma il fastidio per chi stava dalla parte comasca fu grande.

Tra l’altro, la Cremonese era venuta a Como con molto pubblico, ma con non moltissime speranze di promozione diretta in A: in classifica era un punto dietro al Monza, che era al secondo posto. Ma quella sera i biancorossi persero a Perugia, e vincendo a Como la Cremonese riuscì a scavalcarli. Finì 1-2, un successo netto per i grigiorossi, inutile e tardivo il gol su rigore di Bellemo, nei minuti di recupero.

La partita di domani significa anche voglia di vendicare sportivamente quell’invasione e quel successo conquistato proprio qui. Perché le sfide tra Como e Cremonese sono sempre state vissute come qualcosa di particolare. Non un vero e proprio derby, se vogliamo, per come normalmente viene inteso. Ma una sfida sempre tanto sentita, soprattutto in passato.

Ci furono momenti in cui le due squadre lottavano per gli stessi obiettivi, cosa che in qualche modo può accadere anche ora. La rivalità fu forte agli inizi degli Anni ’80, quando insieme giocarono lo spareggio promozione a tre con il Catania, e ad andare in A furono i siciliani. Ma l’anno dopo toccò proprio a Como e Cremonese salire, da seconda e terza nel tris lombardo che vedeva al primo posto l’Atalanta.

Erano anni di partite molto sentite, in cui i grigiorossi erano ai primi posti nella classifica dei “nemici”. Gli anni in cui Emiliano Mondonico, allora mister grigiorosso, da un tifoso della tribuna fu colpito con un’ombrellata mentre era in panchina al Sinigaglia, Sfide ruspanti, ma di alto livello.

Dalla serie A la Cremonese retrocedette subito, il Como ci restò cinque anni. Le diverse strade prese dalle due società però non tolsero mai a questa sfida quel sapore particolare. Forse anche per il fatto che a lungo furono due realtà in qualche modo simili. Per pubblico, per tipologia di gestione.

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