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Mercoledì 14 Settembre 2022
Como: D’Angelo prigioniero del Pisa
Il caso L’allenatore è sotto contratto con i nerazzurri che non lo vogliono liberare sino alla partita di sabato. Gli azzurri costretti ad aspettare (l’alternativa è Longo): con la Spal in panchina potrebbe ri-esserci Guidetti
Intrigo D’Angelo. Il Como si trova in una scomoda posizione, costretto ad aspettare le evoluzioni di una situazione (la panchina del Pisa) che blocca l’operazione. Creando imbarazzo e difficoltà. Tanto che non è detto che sabato, per Como-Spal, ci sia l’allenatore individuato dalla società per sostituire Gattuso: potrebbe esserci ancora la coppia Guidetti-Bircham.
D’Angelo è prigioniero di Pisa e del Pisa. Dunque non sarebbe vero che l’allenatore starebbe aspettando la ri-chiamata della sua ex squadra (in caso di sconfitta del Pisa sabato con il Venezia, è scontato l’esonero di Maran che lo ha sostituito sulla panchina nerazzurra), ma sarebbe il Pisa che non vuole sentir parlare di dimissioni.
Attesa
D’Angelo, dopo l’esonero tumultuoso da Pisa, è ancora sotto contratto e apparentemente messo in ghiacciaia dalla società toscana. Nel senso che lui verrebbe anche a Como di corsa, fosse per lui avrebbe già firmato il contratto, il fatto è che non viene liberato dal contratto, almeno sino a sabato il giorno di Venezia-Pisa. Volete aggiungere un ingrediente al piatto di per se già piccante? A volere D’Angelo è anche il Venezia: e così l’intrigo è servito. Come si è arrivati a questa situazione?
Contrasti
Il Pisa ha una proprietà americana e un’anima di dirigenti di calcio italiana. Come Como. Solo che le due parti, lì vanno un po’ per conto proprio. Se la dirigenza italiana aveva confermato D’Angelo appena dopo la finale playoff persa con il Monza, poco dopo era arrivato l’esonero da parte della proprietà americana.
Normale che adesso la parte italiana della società stia spingendo per un ritorno di D’Angelo in panchina e aspetta almeno la partita di sabato. Comunque D’Angelo non ha mai sentito il Pisa in queste settimane, nessuno si è fatto vivo, dunque non ci sono accordi sottobanco. Solo che non si può liberare. E il Como costretto ad aspettare. Così si capiscono meglio le parole di Ludi di domenica: «I tempi? Non vogliamo sbagliare». Cioè a dire: abbiamo individuato l’uomo giusto e siamo disposti ad aspettarlo. Anche se questo può creare un pizzico di nervosismo nella tifoseria. I contatti con lui erano iniziati nella seconda parte della settimana scorsa, una volta capito che con Gattuso non era ipotizzabile ripartire a breve.
Non dovesse andare in porto l’ipotesi D’Angelo, la prima alternativa sarebbe Moreno Longo ex Alessandria, di cui il dg Ludi ha una grande stima. La corsa dovrebbe essere ristretta a questi due nomi. Con D’Angelo in vantaggio.
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