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Martedì 27 Ottobre 2015
Como, è durissima
Ma bisogna provarci
Stasera alle 20.30 a Cesena una trasferta quasi proibitiva
Quattro vittorie su quattro partite, con dieci gol segnati e uno solo subìto. Questo è il biglietto di presentazione del Cesena, per quanto riguarda le partite in casa. Questo è l’ostacolo che il Como stasera è chiamato, se non proprio a superare, quantomeno a evitare parzialmente, per non essere travolto.
Eppure, secondo Carlo Sabatini incontrare il Cesena ora paradossalmente è meglio che doversi scontrare con altri avversari. «Adesso va bene questa partita, adesso va bene che ci sia il Cesena». Perchè il Como non ha niente da perdere? Forse inconsciamente il pensiero è questo. Ma non può esserlo, «perchè perdere ancora sarebbe pericolosissimo, e dobbiamo assolutamente evitarlo. E poi non è vero che non abbiamo niente da perdere, magari... In realtà però penso che questa sia una partita che possiamo affrontare in modo diverso rispetto agli scontri di bassa classifica. Loro sono molto forti, sono candidati alla corsa per la promozione in serie A, non c’è dubbio. Però sarà una partita più giocabile. Il Cesena è una squadra che gioca ma che lascia giocare. Proviamoci. Si può anche provare a vincere».
Si va in campo con il 4-4-2 già sperimentato contro il Latina: i cambiamenti potrebbero essere legati più a un’alternanza anche in vista della terza partita di questo miniciclo, quella in casa con il Modena, sabato. Ecco perchè sono possibili alcuni cambiamenti in difesa - dovrebbero giocare stavolta Madonna e Borghese -, ed è anche per questo che a Sabatini è venuta un’idea particolare per l’attacco. «Un’ipotesi potrebbe essere quella di far giocare Ebagua e Bentivegna. Ganz è ancora in fase di recupero dopo la lunga sosta per infortunio, dobbiamo valutare come sta Gerardi». Una bella notizia, infine: tra i convocati torna Giosa. Non sarà probabilmente neppure in panchina, ma è il suo rientro a pieno titolo in gruppo. Da questa settimana torna ad allenarsi a pieno ritmo con il gruppo. Ancora fermi solo Fietta e Cristiani.
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