Como, Ghezzal si scalda
Il momento è vicino

«L’esperienza di Parma mi ha lasciato una convinzione: la forza del gruppo è l’arma più importante»

Ci sarà anche Ghezzal tra i convocati per Como-Avellino. Non è ancora al meglio, ed è lui il primo a riconoscerlo. Ma quello che gli manca è la partita, non la voglia nè l’esperienza. E mister Festa ha deciso di cominciare a farlo perlomeno acclimatare con il gruppo.

Ghezzal, 31 anni, rimasto senza squadra dopo il fallimento del Parma con cui giocava l’anno scorso, è indubbiamente un rinforzo di sostanza e di esperienza. Arrivato a Como dopo un’estate particolare, ma con una certezza speciale in più. «Per la prima volta nella mia carriera mi sono trovato senza squadra, come tanti altri miei compagni del Parma, e non è una situazione semplice. Tra l’altro alcuni di loro non hanno ancora trovato una sistemazione. Io ho valutato le possibili opportunità, ed eccomi qui. Quello che resta di ciò che è successo, dopo il dispiacere di vedere una piazza importante finire in questo modo, è il pensiero di come la grande forza di gruppo ci abbia dato la forza e l’entusiasmo per arrivare nonostante tutto sino alla fine della stagione con dignità. Pur non prendendo lo stipendio per tutto l’anno, pur dovendo affrontare tante difficoltà logistiche ogni giorno. Ma abbiamo lavorato tutti insieme, noi insieme ai nostri tifosi, e questo è stato fondamentale».

Un pensiero che ora Ghezzal vuole applicare anche nella difficile situazione di classifica del Como. «Io credo che la lotta per la salvezza possa passare solo dall’unità e dalla forte volontà del gruppo, oltre che dall’esperienza dei giocatori più maturi. Che in momenti di difficoltà sono fondamentali. Queste sono le prime e fondamentali armi di cui non si può fare a meno. Perchè per il resto io credo che nel Como le qualità ci siano. la condizione mentale, la grinta, la grande forza di volontà fanno moltissimo in situazioni come queste».

Ora non resta che andare in campo. E aiutare un Como che ha veramente un gran bisogno di aiuto. Cosa pensi di poter dare a questa squadra? «Io sono una seconda punta, un attaccante esterno. Che può fare più cose sul fronte d’attacco. La grinta e la corsa penso che siano le mie doti migliori. Insieme a qualche qualità tecnica. Fisicamente mi sento bene, a questo punto si tratta solo di giocare». Certo non punta, Ghezzal, al ruolo di comparsa. «No, non sarei qui. Come ho detto, non sono mai rimasto senza squadra, senza partita. Sapevo che prima o poi sarei tornato su un campo a fare il mio mestiere. Eccomi qui».

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