Como in casa con l’Olbia
Recupero da salto in alto

Non c’è stato bisogno di parlarne nello spogliatoio, ma sicuramente il pensiero di chi c’era è corso indietro a quel Como-Olbia, inaspettata e brusca fine della corsa nel mese di febbraio. Poi si è fermato tutto, il Como è rimasto senza playoff e quella brutta sconfitta non si è più potuta cancellare.

Oggi è un’altra storia, «ma sono certo che anche senza averne parlato tra di noi il pensiero di quella gara sarà uno stimolo in più anche per questa», dice Marco Banchini. Che a quella partita ha dovuto pensare spesso, e anche stavolta «l’Olbia sarà un avversario difficile, per loro ogni partita è un dentro o fuori, è una squadra battagliera, che dall’anno scorso è sicuramente cresciuta». Anche il Como però lo è. Questo hanno detto le ultime partite, “e le vittorie sicuramente aiutano a recuperare più velocemente gli stimoli e le energia sia mentali che fisiche”. Certo, anche se da fuori l’impressione può essere fortunatamente stata un po’ diversa, la squadra vive ancora qualche strascico del momento particolare che si è appena lasciata alle spalle. «Sarebbe sbagliato illudersi che tutto sia completamente risolto, la curva del rendimento fisico può ancora subire variazioni. Penso ad esempio a Gatto che ha giocato venti minuti dopo un allenamento soltanto, ha rigiocato la partita successiva ma poi era stremato, lo stesso Gabrielloni che ha giocato metà gara mercoledì ma ha finito sdraiato per terra. E domenica infatti sono partiti dalla panchina. E’ ancora una fase di rotazioni necessarie, da gestire bene, senza stravolgere la fisionomia della squadra».

Sulla formazione di oggi pomeriggio – la partita è stata confermata per le 15, tamponi ok per entrambe le squadre -, Banchini dà una sola indicazione. Cioè che in attacco giocherà dall’inizio Gabrielloni, che torna quindi titolare per la prima volta dopo il virus. Ma ci sono anche altre novità. Bertonicini non è tra i convocati: viene da un lungo stop, e dopo due partite varà un turno di riposo. Nel qu adro di altre rotazioni rispetto alla partita di domenica, sempre con la necessità di non dover forzare troppo, perchè nei prossimi dieci giorni ci saranno comunque altre tre partite. Bansal intanto si è fatto male in Nazionale, trauma contusivo. Ma oggi conta solo l’Olbia, per cancellare quella macchia, per sollevare definitivamente la testa verso l’alto.