Como, la pantera De Sousa
«Ho avuto paura di non giocare più»

Una storia speciale quella di Claudio De Sousa, 29 anni, nuovo attaccante del Como, protagonista di questo bell’inizio di stagione azzurra. Una storia che poteva impedirgli, se avesse avuto meno forza d’animo, di continuare a fare il calciatore, dopo che già aveva fatto il suo esordio in serie A con la Lazio e indossato altre maglie importanti, come quella del Torino.

Un infortunio tra i più insoliti. «

Giocavo nel Pescara, era il 2008. Presi una botta a un piede, che mi causò un problema vascolare. In pratica, nessun problema nella vita normale, ma quando calciavo non affluiva più il sangue al piede. Un infortunio rarissimo, mi dissero dopo molte visite. Mai visto nel calcio. Senza possibilità di essere operato, nè di sapere se la situazione sarebbe mai migliorata e in quanto tempo. Mi tolsero l’idoneità, non potevo più giocare. E non sapevo se ci sarei riuscito più».

Poi invece la sua tenacia l’ha premiato. «

Non mi sono perso d’animo, anche se non sapevo come sarebbe andata a finire ho sempre cercato di tenermi in forma, di allenarmi, ho lavorato da solo e non ho mai smesso di sperare. H

o trovato una soluzione alternativa, tanto per capire se potevo farcela. Ho giocato nel campionato di San Marino dal gennaio 2010.

Un anno e mezzo, diciannove gol.

Il campionato è di livello molto basso. Ma a me serviva per capire se potevo ancora fare il calciatore. La risposta è stata sì.

E la risposta sono stati anche 32 presenze e 18 gol con il Chieti l’anno dopo in Seconda divisione.

Poi arrivò l’Aquila, e un’altra bella stagione. Con altri dieci gol.

Sarei anche rimasto lì, ci stavo bene. Ho rifiutato altre richieste. Ma questa del Como sinceramente era attraente.

Qui si sta bene davvero, è un bel gruppo compatto in cui inserirsi è facile. Una nuova sfida, e vorrei vincere anche questa».

L’intervista completa a Claudio De Sousa su La provincia di martedì 16 settembre