Como più coraggioso? Longo ci sta pensando

Intervista «L’importanza di questa gara contro il Palermo la conosciamo bene, potrebbe regalarci la tranquillità»

E’ ancora troppo presto per dire che Como sarà a sfidare il Palermo. La conferenza stampa prepartita di Moreno Longo dunque è anche un’occasione per fare il punto della situazione. Parlando di un Como su cui ci sono tante cose positive da dire, ma che nelle ultime quattro partite ha raccolto solo tre punti. Quattro gare senza vincere, con Longo in panchina era successo solo nel periodo analogo a questo durante il girone di andata, quattro pareggi dal Genoa al Palermo. “E ricordo che in quel periodo si facevano considerazioni simili, sul fatto che in questa serie B sia difficile vincere per tutti, le partite che finiscono in parità sono tante. Ora possiamo dirlo con rammarico soprattutto pensando a Bari e Ascoli, con cui avremmo davvero potuto vincere. Tolta Venezia, nelle altre tre gare abbiamo offerto ottime prestazioni, tenendo anche conto del tipo di avversari, senza però riuscire a condurle allo stesso livello per novanta minuti.”.

Quanto questa partita con il Palermo possa essere l’occasione giusta per riequilibrare la situazione lo si capirà solo lunedì, vedendo anche la gara che vorranno fare i rosanero, anche loro a digiuno di successi nell’ultimo mese. “L’importanza di questa gara la conosciamo bene, potrebbe regalarci quella tranquillità che ci consentirebbe poi di guardare alle partite successive con la testa più libera e questo può essere solo un vantaggio per noi. Il Palermo è una squadra difficile da affrontare, ben allenata da un tecnico che stimo come Corini, in una posizione già più tranquilla rispetto a noi quindi giocherà probabilmente con meno pressioni. Dovremo essere noi in grado di proporci con la volontà di essere dominanti, anche se in campo c’è sempre l’avversario”.

I tifosi con l’Ascoli hanno sostenuto il Como fino all’ultimo, “non scontato quel sostegno a Cerri nel momento del secondo rigore, è stata una spinta importantissima”, ma anche la squadra con quel finale arrembante ha saputo a sua volta trascinare il pubblico. Quell’atteggiamento quanto potrebbe essere riproponibile con il Palermo, magari con qualche giocatore offensivo in più dall’inizio? “Tutti hanno in mente, per forza, quegli ultimi venticinque minuti, ma la partita ha un suo sviluppo dal primo all’ultimo minuto. E non saremmo arrivati lì, con quella spinta emotiva importante, se non fosse accaduto altro prima. Ci sono giocatori che possono spaccare la partita entrando dalla panchina che potrebbero non riuscire a fare altrettanto se messi in campo dall’inizio. La cosa importante è poter avere cambi come i nostri, che riescono a dare una svolta alla gara”. Inutile chiedere al tecnico quali saranno le scelte di lunedì, “troppo presto, comunque stanno tutti bene. Chajia? Sì anche lui sulla carta potrebbe partire titolare”.

Difficile però che non si pensi a quello che continua a essere un obiettivo da raggiungere al più presto, la salvezza. “A che quota? Al momento direi 45-46 punti”. Una riflessione, infine, sul caso Reggina e su una penalizzazione che lascia la classifica ancora un po’ in sospeso proprio dovendo giocare tra poco contro i calabresi. “A nessuno piace giocare con un punto di domanda in classifica, è chiaro che bisogna trovare il modo di risolvere queste cose molto più velocemente, specie se si tratta di situazioni note da mesi. Assurdo, ma dobbiamo accettarlo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA