Como, quanto manca il gol
«Ma siamo ancora forti»

Ganz: «Il problema c’è, ma ci sono anche i modi per risolverlo»

Magari segnasse sempre lui... Ma magari segnasse anche qualcun altro. Invece qui il gol sta diventando un miraggio. Il Como dall’attacco divertente e prolifico della prima parte di stagione non c’è più. Tre gol nelle ultime sei partite, quelle dall’inizio dell’anno. Due nella stessa gara, quella di Vicenza. E uno, inutile, contro l’Albinoleffe. Il problema reale, poi, è che il numero dei tiri pericolosi verso la porta avversaria non sono un numero molto superiore.

Il capocannoniere è ancora lui, Simone Andrea Ganz. Che aveva chiuso l’anno entrando e segnando a Pavia, aiutando il Como a vincere. ma era prima di Natale. Da lì a oggi, solo quella rete lampo contro l’Albinoleffe, partita persa. Ma il problema qual è? «Il problema c’è, quello è evidente. Ed è un peccato perchè, e lo dico senza presunzione, noi secondo me continuiamo a essere uno degli attacchi più forti, come qualità. Abbiamo difficoltà a far arrivare la palla davanti, questo è un dato di fatto. Che coinvolge tutti, anche noi attaccanti. Del resto, non abbiamo mai avuto un rigore a favore - per quanto almeno tre o quattro ci siano stati negati -, è anche questo è un segnale».

«Personalmente mi trovo bene con una spalla di fianco, se poi sono due ancora meglio. Trovo più difficoltà a giocare come unica punta avanzata, ma nel caso nostro anche giocando in il 4-2-3-1, i tre possono essere giocatori molto offensivi, quindi abbiamo anche le possibilità di giocare di fatto con quattro attaccanti e una struttura solida . Si tratta di provare, di insistere, il mercato ci ha portato altre carte importanti». Ma intanto le altre davanti camminano... «Non credo la situazione sia irrimediabile in chiave play off. Abbiamo ancora gli scontri diretti, quasi tutti in casa. E una squadra che è più forte di prima. Dobbiamo tutti cercare la porta di più, non ci manca nulla per riuscirci».

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