Como calcio / Como città
Venerdì 16 Ottobre 2020
Como, scorda il derby
Ecco le mosse per farlo
Scalpitano i giovani inglesi scelti da Wise. Discorso duro del ds Ludi alla squadra.
Dimenticare il derby. Questo è l’imperativo del mondo azzurro. Dove “dimenticare” non significa cancellare la sconfitta tremenda 0-3 di domenica scorsa, ma appuntarsi sulla giacca l’inspiegabile scivolone con il Lecco, ripartire uniti e compatti e riacquistare sicurezza. Perché, già, il pericolo adesso è che la squadra possa essere “minata” mentalmente dalla battuta d’arresto.
Qualche nervosismo, a Bregnano, si è notato. E per fortuna. Ci mancava che fosse stato digerito tutto come niente fosse. Ad esempio, pare che il direttore sportivo Charlie Ludi abbia lasciato sul divano l’aplomb del politically correct e le abbia cantate mica male alla squadra. Un Ludi così non si era mai visto, si dice. Ha voluto richiamare tutti alle proprie responsabilità. Cioè quelle di una squadra che, dopo due successi su due partite, è crollata mentalmente dopo il primo gol. Banchini, travolto da una contestazione persino esagerata (exit poll sul gradimento: bassini), si è preoccupato di evitare che il gruppo fosse minato da questo inciampo. L’ultima frase dell’intervista a La Provincia dell’altro giorno («Gli assenti? Io non devo occuparmene. Devo lavorare bene con chi ho, e subito») lascia immaginare una cosa: che tutti, per primo lui, si aspettano una reazione forte a Lucca. Lui, Ludi e, certo, anche Wise. Il quale, sia chiara una cosa, non ha mandato qui i suoi ragazzini inglesi come fossero una appendice di Garuda, cioè a fare gli stagisti. Lui ritiene che siano pronti a dare una mano. Gli inglesini scalpitano.
E, vista la prestazione della difesa domenica scorsa, e vista l’indisponibilità di Bertoncini, non ci sorprenderemmo di vedere Agyakwa in campo già contro la Lucchese. Ha 18 anni, ma pare una personalità forte e una energia non comune. Anche Bansal è in rampa di lancio. Dopo la mezzora con la Pistoiese, potrebbe essere ancora il suo momento. Ma soprattutto, come aveva detto Banchini tempo fa, arriverà il momento di far giocare le due punte assieme. Quando Ferrari sarà pronto (Rosseti è ancora indietro), è pronto il 4-2-3-1 per dare maggiore peso in attacco. Insomma, tra novità, inglesi che scalpitano, e sistemi di gioco nuovi, ci sono le carte nel mazzo per dare una manata al derby, per spazzare via un brutto ricordo che si spera non diventi un precedente
© RIPRODUZIONE RISERVATA