Como senza allenatore e registi: che guaio

La situazione Le modalità della sconfitta con il Frosinone hanno gettato nella preoccupazione la tifoseria azzurra

Le modalità della sconfitta con il Frosinone hanno gettato nella preoccupazione la tifoseria del Como. Peraltro spesso brava a cadere nel cupo pessimismo. Due dati: 1. la chiamata a rapporto della curva a fine partita, ha fatto capire che la prestazione, più che il risultato, non è piaciuta. Non è stata una contestazione, ci mancherebbe: gli ultrà hanno ricordato alla squadra che impegno e dedizione non devono mai mancare, al netto di un sostegno garantito. 2. Aprire i social ieri mattina era opera da stomaci forti, perché qualche commento è andato ben oltre la singola prestazione, mettendo i dubbio il progetto tecnico della corrente stagione. Detto questo, il Como si ritrova con due punti in classifica dopo 4 giornate, ma con investimenti più importanti. Cosa che in società non preoccupa minimamente: le prime due prestazioni con Cagliari e Pisa sono state positive e sfortunate, visto il pari degli avverari nel finale; la partita di Brescia poco giudicabile per gli episodi; e nessuno vuole fare processi interni per una sola prestazione assolutamente negativa, come quella di Frosinone.

Al di là di questo, però, è palese che il Como si trovi di fronte a due problemi da gestire, sicuramente non semplici, uno dei due assolutamente inatteso e complicato.

Centrocampo

La problematica tecnica è la contemporanea assenza dei registi. Tra l’altro (aggravante) in un quadro tecnico-tattico che era stato sviluppato proprio per favorire il palleggio e l’occupazione degli spazi in mezzo. Questo, perché il gioco dello scorso anno era diventato troppo prevedibile. Una estate passata a pensare a nuove trame a nuovi equilibri e con l’acquisto di giocatori adatti alle bisogna: Fabregas e Baselli da affiancare a Bellemo. Ma il capitano si è infortunato (un mese e mezzo fermo), lo spagnolo ha bisogno di riaccendersi lentamente e l’ex granata (e questo non era atteso) ha pagato il debutto energico della prima giornata, con problemi muscolari.

Allenatore

Siamo alla terza partita senza l’allenatore titolare in panchina. E la cosa comincia a pesare, a livello tecnico. Come tutti sanno, a Gattuso è stato imposto un periodo di riposo che nessuno sa dire quanto dovrà essere lungo. La squadra a Frosinone, al di là delle assenze, è sembrata frastornata. E del resto non poter discutere direttamente, confrontarsi con chi ha impostato il lavoro tattico, al di là della abnegazione e della alta professionalità del vice Guidetti, alla fine potrebbe pesare.

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