Con Kone è tutto un altro Como

Il punto Nella vittoria di La Spezia, pur se ottenuta contro un avversario in evidente difficoltà, ci sono anche delle novità interessanti

Evviva la vittoria. Perchè è la prima della stagione e perchè è arrivata prima della sosta, aspetto fondamentale psicologicamente. Due settimane di lavoro, che in questa fase iniziale sono ancora più importanti, affrontate con ottimismo a questo punto possono cambiare davvero l’andamento della stagione.

E nella vittoria di La Spezia, pur se ottenuta contro un avversario in evidente difficoltà, ci sono anche delle novità interessanti. Una ha un nome e un cognome precisi, Ben Lassine Kone. Non che gli altri protagonisti non siano importanti, ma l’ivoriano è uno di quelli che hanno più colpito. Perchè rappresenta una reale novità per il centrocampo del Como, e considerando, per ammissione stessa di Moreno Longo, che ancora non è al massimo della condizione – il che giustifica forse anche un po’ di irruenza eccessiva in alcune situazioni durante la gara dell’altro giorno - da lui ci si può attendere davvero tanto.

Giocatore di grande personalità, specie per i suoi 23 anni, Kone ha saputo infastidire costantemente gli avversari con la sua pressione, ma ha anche dato prova di saper ribaltare il gioco con potenza e grinta, un giocatore difficile da affrontare e da fermare. Che in mezzo al campo si è ben compensato con Bellemo in entrambe le fasi, ma che, per come si è mosso, è parso adattabile anche in un ruolo di mezzala più classico, in un centrocampo a tre. Un tipo di giocatore che al Como mancava, come caratteristiche.

A proposito di nuovi, va certamente segnalata anche la prova dei due difensori Barba e Curto. Il primo ha l’enorme merito di aver segnato il gol decisivo con grande prontezza e opportunismo, il secondo ha esordito con un modulo diverso da quello su cui si è lavorato maggiormente - di fatto una difesa con tre centrali – ed è riuscito anche più volte ad avanzare nel cuore del gioco con discreta sicurezza e una buona grinta.

Insomma, diverse novità che fanno ben sperare. E che incuriosiscono anche sul modo in cui Longo vorrà impiegarle, considerate le alternative di valore che certamente non mancano. Da migliorare ce n’è ancora, sulla capacità di chiudere la partita quando se ne ha la possibilità, per esempio. Così come si spera che sia solo una casualità momentanea che due dei tre gol segnati siano opera di difensori e uno solo di un attaccante. Ma non c’è nulla come una vittoria per poterci lavorare sopra con calma. E intanto, si può anche festeggiare, ben prima dell’anno scorso, il fatto di non aver preso gol. Che non è mai un particolare da sottovalutare. Lo Spezia è scarso? Al Sudtirol, che non è ultimo in classifica, ne ha comunque fatti tre...

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