Felleca avanti comunque
E Corda chiede scusa

onostante il clima negativo, il Como comunque vuole provarci ancora. Il ricorso al Tar è in preparazione, con l’ausilio del professor Di Ciommo

Nonostante il clima negativo, il Como comunque vuole provarci ancora. Il ricorso al Tar è in preparazione, con l’ausilio del professor Francesco Di Ciommo, avvocato di grande spessore, che sarà oggi in Sardegna per incontrarsi con Roberto Felleca.

Un incontro che servirà a ricostruire la cronistoria della vicenda che ha portato il Como in questa situazione. Nelle prossime ore, appena la società riceverà le motivazioni della bocciatura del Coni, sarà presentata la domanda di ricorso d’urgenza al Tar. Un ricorso oneroso, qualche decina di migliaia di euro. Ma a questo punto Felleca ritiene di dover andare avanti comunque.

«Arrivati sino a qui sarebbe assurdo mollare adesso. Riconosciamo di aver sbagliato, lo abbiamo già fatto, ma abbiamo ormai spiegato mille volte le nostre intenzioni, manifestandole concretamente. Anche per questo cercheremo di andare fino in fondo».

E a proposito di tifosi, è chiaro che il clima pesante, anche sopra le righe con insulti personali, non possa far piacere. «Io comprendo la rabbia, la protesta. Comprendo tutto, chi si è sentito tradito ha il diritto di sfogarsi. Ma ci sono dei limiti. Essere insultati a livello personale non credo sia giusto, e qui c’è gente che sta andando oltre» Poi Felleca ricorda che «a breve indirremo un cda, e la mia intenzione continua a essere quella di prendere, insieme a Bisazza e a Verga, la parte di Nicastro. Indipendentemente dall’esito di questo ricorso».

Nel frattempo ieri Ninni Corda, primo obiettivo delle proteste dei tifosi e protagonista di qualche pesante alterco via Facebook, ha scelto sempre tramite social di esprimere il suo pensiero, e le sue scuse. «Mi prendo le mie responsabilità perché a Carate dovevamo vincere senza se e senza ma e il ripescaggio doveva essere portato a casa anche per il lavoro fatto da Felleca in queste settimane. Per quello che mi compete ho sempre messo la faccia forse anche troppo, forse sbagliando ma sempre in buona fede, ho sbagliato a prendermi responsabilità non mie ma di altri scappati dalle loro, chiedo scusa a tutti i tifosi veri del Como e a chi ha sofferto molto in questi anni vedendo situazione ridicole e in malafede».

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