Gattuso e il ko del Como
«Ci mancano le energie»

«La squadra ha comunque dato tutto, anche se le energie sono un po’ mancate. La reazione nel secondo tempo c’è stata»

Questione, anche, di poca energia. Un problema che in qualche modo Jack Gattuso temeva, e già prima della partita del Como con l’Albinoleffe ne aveva parlato.

Il dubbio che dopo il grande dispendio di forze domenica a Vercelli la squadra potesse non aver recuperato in pieno si è purtroppo concretizzato. Anche se il mister del Como non vede solo questa come causa di una sconfitta comunque inaspettata.

«Una grande delusione, non c’è dubbio - spiega Jack - . Nonostante sapessimo che questa sarebbe stata una partita difficile, anche perchè in questo momento loro sono uno degli avversari più duri da incontrare».

E l’errore più grande, secondo Jack, è stato «aver preso gol, non avremmo dovuto prendere il primo gol. Perchè loro sono molto bravi a difendersi, e poi rimontare diventa difficilissimo. Per come si era messa la situazione bisognava cercare di tenere la gara in equilibrio e prima o poi l’occasione di segnare sarebbe arrivata. Del resto nel secondo tempo siamo riusciti a salire di intensità».

Anche se un po’ di lucidità offensiva è mancata, per tutta la partita. «Questo ha detto il campo, sì. La squadra ha comunque dato tutto, anche se le energie sono un po’ mancate. La reazione nel secondo tempo c’è stata, qualche occasione l’abbiamo avuto. Ma onestamente è stata più una reazione di nervi, non ben organizzata. Per quanto il pareggio sarebbe potuto arrivare, poi quel secondo gol ha chiuso tutto».

E non è una questione legata al fatto che la Pro Vercelli non avesse vinto, non può essere subentrata un po’ di rilassatezza mentale, «anzi, il contrario. I ragazzi sono entrati in campo con l’idea di vincere, ancora di più sapendo che poteva essere importantissimo. Erano poche però le energie. E poi va considerato anche che gli avversari sono stati bravi. I ritmi bassi del primo tempo sono più merito loro che demerito nostro».

Non è stato però il Como aggressivo e reattivo di altre situazioni, un esempio è stato proprio il primo gol subìto. «Sì, Bellemo ha aggredito alto, ma la squadra non l’ha seguito e si è creato un buco che loro hanno sfruttato per segnare. Segno da una parte che da parte nostra la voglia di essere aggressivi c’era, ma che sono mancate un po’ le forze».

Ci si aspettava, e si sperava, che i cambi potessero dare una svolta, come è già accaduto altre volte in partite complicate come questa. E forse ci si attendeva anche che qualche cambiamento potesse arrivare prima, ma Gattuso è convinto delle sue scelte. «I cambi si fanno quando servono, e noi abbiamo cominciato bene la ripresa, giocando costantemente nella loro metà campo, la squadra mi sembrava aver ripreso in mano la situazione, creando anche qualche opportunità per pareggiare. Cambiare in quella fase non aveva senso».

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