Gattuso e il sogno B
«Pensavo di essere in ferie»

La serie B, l’iscrizione al Supercorso di Coverciano: «Dovremo alzare tutti l’asticella, a cominciare da me»

L’unico allenatore, tra serie A e B, ad allenare la squadra di casa sua. La nuova avventura di Giacomo Gattuso, imprevista in tutti i sensi fino a nemmeno un anno fa, comincia con il sorriso da ragazzo fortunato che lo ha accompagnato fino a qui, attraverso un cammino che ancora oggi per certo versi gli appare incredibile: «ve ne dico una, tra novembre e dicembre di solito a casa mia si prenotano le vacanze, le avevamo fissate per il 16 luglio, tanto per farvi capire quanto non mi sarei aspettato quello che è successo...».

In vacanza ci andrà il resto della famiglia, Jack ora ha tutt’altro da fare. Per la sua carriera, per la sua vita, la stagione che sta cominciando è tra le più importanti. La serie B, l’iscrizione al Supercorso di Coverciano a cui dovrà dedicarsi per tutto l’anno, di tempo per staccare ce ne sarà poco, «dovremo alzare tutti l’asticella, a cominciare da me».

E già ha cominciato a farlo, in questi giorni, preparando idee per il ritiro. La sua squadra giocherà ancora come l’anno scorso, un modulo che Gattuso ha scelto adattandosi alle caratteristiche dei suoi giocatori, «e intendo proseguire su questa linea, l’anno scorso ci ha aiutato a valorizzare le nostre qualità e mi sembra giusto continuare così, con la difesa a quattro, un 4-2-3-1 o un 4-4-2. Vedremo poi anche strada facendo quali saranno le caratteristiche dei giocatori che arriveranno». Sul mercato Jack non avanza pretese particolari, «puntiamo come si è detto ad avere doppioni validi in ogni ruolo. Ho indicato delle caratteristiche tecniche, tattiche, ma soprattutto caratteriali. Non c’è fretta, abbiamo una lista lunga di nomi, ma non tutte le trattative si possono concludere subito. Intanto cominciamo a impostare il lavoro», con lo zoccolo duro dei suoi giocatori, che vorrebbe tenere tutti con sé - «sono giocatori che sarebbe davvero un peccato perdere» - soprattutto per mantenere quello spirito di gruppo che tanto è servito per vincere.

E anche sulla vittoria del campionato si deve tornare, «alla fine sono salite due squadre del nostro girone, non mi sorprende che l’Alessandria abbia vinto i playoff. Questo dà ancora più valore al nostro risultato».

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