I tifosi in curva
587 giorni dopo

Già, perché l’ultima volta che a Como (così come in altri stadi) c’era stato un tifo “normale” era stato il 16 febbraio 2020, Como-Olbia 0-1

Sabato scorso il Como ha ritrovato la sua curva. Gli ultrà hanno deciso di sospendere lo sciopero del tifo (anzi dell’ingresso allo stadio) che avevano attuato perché contrari alle norme (poi rivelatesi teoriche) che regolavano la presenza sugli spalti: disposizione a scacchiera e permanenza sul posto assegnato non consentivano di tifare “a modo loro”. Ma ben presto si è capito, guardando cosa succedeva negli altri stadi, che si trattava di regole “sulla carta”, e così dopo due partite fuori dall’impianto, ecco che la Curva ha ripreso posto sui gradoni del Sinigaglia, 587 giorni dopo l’ultima volta.

Già, perché l’ultima volta che a Como (così come in altri stadi) c’era stato un tifo “normale” era stato il 16 febbraio 2020, Como-Olbia 0-1, quella che sarebbe stata l’ultima partita del campionato ’19-’20, poi sospeso (almeno per le squadre fuori di playoff). C’era stata una minima parziale apertura di accesso anche nelle prime partite della scorsa stagione, ma la curva non vi aveva aderito, restando fuori. Poi solo partite a porte chiuse, per tutto il campionato scorso, quello della promozione. Per gli ultras c’era stata qualche occasione di aggregazione tipo il pre partita di Como-Renate, quando avevano sostenuto la squadra all’ingresso del pullman, il pre derby con il Lecco a Bregnano, e soprattutto a Como-Alessandria, con cortei e cori prima durante e dopo, sempre fuori dallo stadio, con la festa della promozione finale. Poi ognuno per sè in tv, se non le riunioni per tenere viva la fiamma del tifo.

E durante l’estate c’erano state parecchie riunioni per preparare un tifo degno per la B, ma le restrizioni poi hanno avuto il sopravvento. Il Como è stata la prima squadra a disputare una partita ufficiale con la regola dell’accesso al 25% e posti distanziati, e quella azzurra la prima tifoseria a prendere le distanze da queste modalità. Più o meno tutte le curve d’Italia sono rimaste fuori. Poi però, quando qualcuna delle tifoserie ha ricominciato a entrare (Inter) si è capito che in curva distanziamenti e scacchiere erano solo teoriche (pure negli altri settori). Le immagini di alcune curve come Spal e Salernitana, con tutti ammassati, hanno fatto il resto. Molte tifoserie sono rientrate e pure quella del Como ha deciso che sì, si poteva tornare a fare il tifo.

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