I tifosi sulla crisi del Como: tra mercato e fiducia

Sondaggio Alla domanda “perché il Como non vince?” molti tifosi hanno voluto dire la loro. Una fetta di pubblico significativa divisa su due teorie

E’ stato sbagliato il mercato o la squadra è forte ma ancora non riesce a esprimersi? Sul momento difficile del Como sono queste due le tesi principali espresse dai lettori de La Provincia che hanno partecipato al sondaggio lanciato sul nostro sito.

Alla domanda “perché il Como non vince?” molti tifosi hanno voluto dire la loro. Una fetta di pubblico significativa, che ha individuato soprattutto in queste due risposte la spiegazione alla difficile situazione attuale della squadra. Esattamente circa il 32 per cento – 31.96 per la precisione – ha indicato nel mercato la causa. Un mercato che ha portato al Como grandi nomi ma che, secondo questa parte di pubblico piuttosto consistente, non ha del tutto portato quello di cui la squadra avrebbe avuto bisogno.

Ma c’è anche una percentuale perfettamente identica che invece si fida della qualità dell’organico, individuando la causa delle mancate vittorie nel fatto che ancora la squadra non sia riuscita a rendere per quello che vale e che potrebbe invece fare. Dunque una visione decisamente diversa, che avvalora le scelte della società e sposta invece più il problema su un altro fronte. Cioè quello di una squadra che pecca in rendimento, ma non in qualità.

Non sono pochi però i tifosi che individuano la chiave del problema nella situazione legata all’allenatore. La mancanza improvvisa di Gattuso, e la difficoltosa gestione tecnica che ne è seguita, per il 25,77 dei tifosi che hanno risposto al sondaggio è stata la prima causa che ha influito sul rendimento del Como e sull’avvio difficoltoso. Una fetta comunque piuttosto rilevante di pubblico punta su questa risposta.

Decisamente meno incisive, invece, sempre secondo i lettori, le cause legate alla società e alla sua particolare modalità di gestione: per il 7,22 per cento il momento difficile è causato dal fatto che la società abbia messo troppa carne al fuoco tra gestione sportiva e varie iniziative collaterali. Solo per il 3,09 per cento, infine, la colpa è da individuare nella difficoltà di gestire un club a distanza. Sostanzialmente senza un presidente o un padrone che siano vicini al Como tutti i giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA