Il caso dei tifoso spostato di posto in tribuna. E le due versioni

In tribuna Il tifoso rosanero ha accusato di aver ricevuto insulti e minacce, ma i tifosi del Como smentiscono tutto

Due tifosi del Palermo, e i loro due bambini rigorosamente vestiti di rosanero, “costretti” a lasciare il loro posto in tribuna perché insultati dai tifosi del Como. Una vicenda di cui si è parlato parecchio anche sui social in queste ultime ore, e che va vista però nel modo giusto. Il fatto è accaduto durante il primo tempo della partita di lunedì, quando si sono susseguiti i due gol. In realtà, come è normale che sia, i tifosi palermitani hanno esultato alla rete di Buttaro, ma qualcuno dice in maniera un po’ troppo provocatoria. E al pareggio del Como sarebbe successa la cosa analoga, con conseguente spavento dei bambini e l’intervento degli steward che hanno fatto spostare il gruppetto dalla parte opposta della tribuna, quella verso la curva ospiti, dove aveva preso posto come consuetudine un numero maggiore di tifosi avversari.

“Qualche comasco invece che esultare per il gol ha deciso di insultarci e minacciarci, fregandosene del fatto che ci fossero due bambini”, ha raccontato il tifoso rosanero. Da parte comasca, invece, si racconta di ripetute provocazioni al momento del gol del Palermo. Un battibecco da tribuna, insomma. Spiacevole finchè si vuole, specie in presenza di bambini, ma che va visto semplicemente come tale, anche se “la paura in quel momento è stata tanta”. Il tifoso stesso ha detto che poi qualche comasco si è recato da lui a chiedere scusa. Del resto, gli oltre mille tifosi rosanero presenti al Sinigaglia, di cui circa seicento in tribuna quindi a contatto diretto con il pubblico di Como, hanno seguito la partita senza problemi. E lo stesso Como, interrogato sulla vicenda, non ha ritenuto opportuno commentare la questione.

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