Il Como si blinda con la difesa a tre. Ma ora rimarrà?

Calcio serie B Due gare vinte di fila e senza subire reti. Il nuovo modulo obbligato dalle assenze del momento potrebbe anche essere riproposto visti i buoni risultati

Ci sono volute otto giornate dall’inizio del campionato per riuscire a non prendere gol. Ce n’è voluta un’altra decina per riuscirci due volte di seguito, cioè nelle ultime due partite del girone di andata, contro la Ternana e il Cittadella.

La difesa del Como e i suoi passi avanti sono il primo e più significativo indice di miglioramento della squadra di Moreno Longo.

Una prima volta

E non a caso la prima volta il Como è riuscito a non prendere gol per due gare consecutive è anche stata la prima volta in cui ha vinto due partite di seguito.

Nonchè quella in cui finalmente si è tolta dalla zona retrocessione in cui fin dall’inizio era rimasta impantanata.

I troppi gol presi sono stati il problema principale della prima parte di stagione del Como. Soprattutto quei tanti gol presi su palle inattive, calci d’angolo in primis. Un vero e proprio incubo nella fase iniziale del lavoro di Moreno Longo, che ha esordito a Cosenza alla settima giornata, e quel giorno il Como prese tre gol.

Per un totale di 14 reti subìte dopo sette partite. Como-Perugia, ottava giornata, arrivò la prima vittoria stagionale e la prima gara senza prendere gol, finì 1-0. Ma poi ci fu la tragica trasferta di Modena, e si dovettero attendere altre tre partite per riuscire a non subìre reti.

Lo spartiacque fu proprio lì, a Como-Venezia, dodicesima giornata. Il Como vinse 1-0 e da lì partì la serie di queste ultime otto partite con una sola sconfitta. In questo spazio, nemmeno tanto breve, di otto gare quella biancazzurra è passata dall’essere la peggiore della serie B a diventare la terza meno battuta, sei gol subìti in otto partite di cui tre presi in una volta sola, ad Ascoli.

Solo Pisa e Frosinone nello stesso lasso di tempo hanno subìto di meno. Un miglioramento pazzesco a livello di numeri: basti pensare che nelle ultime quattro gare il Como ha preso un solo gol, quello su rigore in casa con la Reggina. E senza quel tiro dal dischetto la palla non sarebbe probabilmente entrata in rete nemmeno in quell’occasione.

La crescita è stata merito di tutti, non solo dei difensori, ovviamente. Ma nel reparto arretrato si è trovato un equilibrio importante, oltre che ottime prestazioni individuali, con qualche giocatore visibilmente migliorato rispetto all’inizio. Questo anche nei momenti in cui si è dovuto ricorrere a scelte obbligate per questioni di assenze.

Dopo il disastro di Modena Longo ha scelto di optare per la difesa a zona, specie nelle situazioni sui calci piazzati. E oggettivamente quel tipo di problema sembra definitivamente risolto. Ma c’è stato, nelle ultime partite, anche un diverso modo di schierarsi, con la difesa a tre. Una scelta legata anche alle necessità del momento, come è accaduto a Terni dove mancava Vignali, ma anche nella partita contro il Cittadella.

Un esito eccellente

E l’esito è stato eccellente in termini di risultati, zero gol presi in 180 minuti. Un modulo che forse non sarà definitivo, ma che certamente regala opportunità di scelta in più a mister Longo per il girone di ritorno, visto anche come è stato ben interpretato.

E non c’è giudice migliore del campo, che ha detto chiaramente una cosa, importantissima: in questi ultimi due mesi la difesa del Como è diventata una delle più forti in assoluto di tutta la serie B.

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