Il Como tornerà al Sinigaglia
Le mosse del curatore fallimentare

Francesco Di Michele: «Incaricati tre tecnici, terrò sempre informati i tifosi sulle novità legate all’esercizio provvisorio»

Sarà l’esercizio provvisorio a occuparsi dei lavori necessari perché il Como torni al più presto al Sinigaglia. Lo ha chiarito ufficialmente oggi il curatore fallimentare Francesco Di Michele. Una conferma importante, accompagnata dall’assicurazione che dei lavori sono stati incaricati «tre tecnici già a suo tempo individuati dalla società ma ai quali – precedentemente alla data della mia nomina – non era stato formalizzato alcun mandato) per redigere tutti i progetti richiesti dalla Commissione Provinciale di Vigilanza al fine di ottenere l’agibilità”. Incarichi e lavori che «saranno remunerati utilizzando esclusivamente risorse provenienti dall’esercizio provvisorio».

Di Michele ha divulgato un comunicato in cui spiega anche che la Giunta comunale di Como ha sostanzialmente accettato la bozza di contratto per la concessione dello stadio al Calcio Como e che entro settembre tutto ciò verrà sottoscritto ufficialmente. Il contratto avrà durata sino al 30 giugno, chi acquisterà la società avrà dunque questa questione già sistemata per tutto il campionato. Dunque, appena possibile la squadra tornerà nel suo stadio, si pensa e si spera di dover giocare a Pavia soltanto una partita.

E nel segno di una totale trasparenza Di Michele ha specificato anche che i tifosi verranno tenuti costantemente informati su tutto: «Sarà mia cura divulgare altre brevi note circa le novità effettive derivanti dall’esercizio provvisorio della società».

L. Cav.

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