Incubo Como a Venezia. Tre sberle e una figuraccia

Squadra mai in partita e sempre in balia di un avversario che avrebbe potuto anche segnare più gol

Che figuraccia, subito alla prima di campionato. Il mostro della Laguna (nel senso della bruttezza) è il Como, che si prende tre sberle senza quasi neanche accorgersene:un 3-0 tondo tondo.

Il primo tempo è un incubo peri biancoblù, con Pierini che fa il mattatore e in due occasioni (al 19’ e al 32’) batte Semper: in entrambi i casi i lagunari in velocità hanno bucato come il burro la difesa azzurra.

E al Como è andata bene chiudere sotto solo 2-0 perché la squadra di Vanoli avrebbe meritato molto di più per quello che ha saputo costruire, in maniera quasi indisturbata.

Poco di meglio nella ripresa. Quando ci si aspettava una rezione degli azzurri, ecco il 3-0 del Venezia che chiude i conti. E nemmeno i cambi di Longo riescono a raddrizzare la situazione: il Como resta una squadra molle e senza capo né coda fino in fondo.

Con il tecnico che dimostra di averci capito poco e con una partita preparata malissimo, contro avversari che hanno dato una vera lezione e che avrebbero meritato persino di segnare di più.

Il tabellino:

VENEZIA-COMO 3-0

MARCATORI: Pierini 19’ e 32’ pt; Pohjanpalo 9’ st.

VENEZIA (4-3-2-1): Joronen; Candela, Idzes, Sverko, Zampano; Busio (Andersen dal 32’ st), Tessmann, Ellertsson (Bjarkason dal 23’ st); Pierini (Gytkjaer dal 23’ st), Johnsen (Cheryshev al 32’ st); Pohjanpalo (Olivieri dal 42’ st). A disp.: Bertinato, Grandi, Modolo, Ullmann, Busato, Fiordilino, Da Pozzo. All. Vanoli.

COMO (4-4-2): Semper; Cassandro (Kerrigan dal 13’ st), Odenthal, Barba, Ioannou; Da Cunha (Iovine dal 13’ st), Bellemo, Abildgaard, Chajia (Baselli, dal 19’s st); Cutrone (Mustapha dal 19’ st), Cerri (Gabrielloni dal 31’ st). A disp.: Vigorito, Sala, Solini, Curto, Blanco, Arrigoni, Scaglia. All. Longo.

Arbitro: Pezzuto di Lecce.

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