La carica dei 5mila
Benvenuti in B

Como-Monza non è solo un derby atteso, contro una delle protagoniste del campionato. E’ anche una partita simbolo. Il primo match con capienza al 100%, guarda caso, cade in corrispondenza di una partita da pienone. Fosse stata Como-Crotone o Como-Cosenza, non illudiamoci, non sarebbe stata la stessa cosa.

Ma la coincidenza con il partitone è un prezioso assist, una scusa per riavvolgere il nastro. E dire: benvenuti in B. Sì, perché il tutto esaurito (ieri vendute le ultime tribune laterali, restano poche d’onore) era quello che ci si poteva aspettare come risposta dall’entusiasmo del ritorno in questo campionato, per giunta con un progetto serio e solido a differenza delle ultime due esperienze (con Dall’Oglio e Porro). La pandemia ci ha messo lo zampino. Capienza al 50%, poi al 75%, poi di nuovo al 50%, e ancora al 75%. Si dirà: ok le restrizioni, ma la realtà è che Como non è riuscita a riempire lo stadio nemmeno a capienze da 2500-3000 spettatori. E allora? Vero! Solo con il Parma, grazie al richiamo di Buffon, si è sfiorato il tutto esaurito con capienza al 75%.

Eppure non dobbiamo dimenticare la situazione di psicologica incertezza che le restrizioni hanno provocato nella gente, unite a giorni e orari non ancora entrati nelle corde dei comaschi, hanno provocato una certa ritrosìa a mettersi in viaggio per lo stadio. Del resto lo ha detto anche Malatesta, nell’intervista dell’altro giorno: «Quando giocavo io mi ci fosse più gente». Eppure a sensazione è che in città se ne parli di più, del Como. Comunque la domenica alle 15.30, per Como-Monza, è una situazione ideale. Va anche ricordato che, pur essendo il Como non certo tra le prime per paganti, il calo di spettatori è stato forte per tutte le piazze, e ci sono posti tipo Benevento dove la crisi di spettatori è molto più importante rispetto a Como.

Comunque, se si voleva un responso della risposta della piazza di Como alla serie B, era giusto aspettare la capienza libera. Il derby Como-Monza, in questo senso, sarà una specie di festa promozione in ritardo. E anche un’occasione di dare un seguito nelle prossime partite, magari grazie a una prestazione convincente, dopo la sosta necessaria a recuperare energie.