Lo stadio sul Lago
Lo pensa anche Wise

Dopo le elezioni il dibattito sul rinnovamento dell’impianto prenderà quota. Ma anche il Ceo voterebbe per lo stadio lì dov’è

Dello stadio stanno parlando tutti tranne che il Calcio Como. Semplicemente perché, dopo i grandi progetti che aveva in testa l’ex Ceo americano Gandler, dall’Indonesia (tramite la visione pragmatica di Dennis Wise) si era deciso di accantonare l’argomento a favore della agibilità immediata per la B. Di qui il nuovo terreno misto sintetico e il silenzio su hotel e arene futuribili. Tutti argomenti che saranno trattati, nel caso, con la nuova amministrazione. Solo allora si tornerà a parlare di cosa ne potrebbe essere dello stadio Sinigaglia. A un certo punto, sempre in virtù di un certo pragmatismo,era circolata la voce che Wise fosse molto meno fermo Gandler sul tema della posizione dell’impianto. Se per Gandler e i capi indonesiani “doveva” restare lì dov’è adesso, perché il luogo più suggestivo dove abbinare squadra di calcio e brand cittadino, per Wise l’importante era avere uno stadio fruibile, e se non si poteva averlo a bordo lago, si poteva pensare anche a un’altra location. Pareva. Un anno e passa però, ha cambiato le carte in tavola. Adesso, a sentire i bene informati, Wise si è allineato alla teoria del Sinigaglia lì dov’è. Anche lui si è convinto che sarebbe un peccato rinunciare a una location di questo fascino, anche se (va riconosciuto) assolutamente non determinante per chi va a vedere le partire, siano essi tifosi di casa od ospiti. Una sfumatura importante: per chi sogna uno stadio fuori meglio servito, un colpo da incassare.

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