Longo arrabbiato: «L’espulsione di Kone non c’era»

Interviste «Sono molto soddisfatto, perché questo pari ci dà continuità dopo quattro vittorie consecutive su un campo storicamente difficile»

La quinta vittoria consecutiva non è arrivata, ma nessuno si strapperà i capelli. Il pareggio maturato al San Nicola è manna dal cielo per come è arrivato, per la reazione e per aver giocato in inferiorità numerica per oltre mezz’ora contro un Bari che aveva bisogno di vincere. Moreno Longo ha esultato al triplice fischio come se avesse strappato un successo e forse il punto è davvero pesantissimo per i lariani.

Tanta soddisfazione per il tecnico dei lariani: «Sono molto soddisfatto, perché questo pari ci dà continuità dopo quattro vittorie consecutive su un campo storicamente difficile, portiamo a casa un punto molto pesante contro una squadra che avrebbe fatto di tutto per vincere. Fin quando siamo rimasti in parità numerica, abbiamo costretto il Bari a cambiare modulo – ha sottolineato Longo – e a me è piaciuta la prestazione della squadra. Sugli esterni abbiamo creato parecchie problematiche, così loro dopo mezz’ora hanno dovuto aprire i loro giocatori laterali. Ad inizio partita c’era la sensazione che potessimo sbloccarla da un momento all’altro».

L’episodio determinante poteva essere l’espulsione di Kone per una doppia ammonizione che ha fatto arrabbiare parecchio la panchina del Como e lo stesso giocatore dei lariani che ha abbandonato il terreno di gioco in maniera polemica. Per Moreno Longo, che era lì a due passi, il rosso non c’era: «L’espulsione è ingiusta, Kone non ha toccato il giocatore del Bari, ha schiacciato il pallone a terra ma non ha toccato minimamente il piede di Dorval che ha ingannato l’arbitro. Mi è dispiaciuto per la reazione che poi ha avuto il ragazzo, non doveva. Il ragazzo ha perso la testa perché gli era stato detto di non fare così. Come sbagliamo noi, lo fanno anche gli arbitri. Spero ci possa essere una modifica regolamentare: il secondo giallo che porta all’espulsione deve essere analizzato al Var, altrimenti penalizzi troppo le squadre».

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