Longo: «Un atteggiamento finalmente da serie B»

Il mister del Como sottolinea i meriti della vittoria casalinga con il Cittadella

Chiusura di andata con vittoria, la seconda consecutiva. Una vittoria contro il Cittadella, che mister Moreno Longo “lega” in qualche modo a quella ottenuta a Terni: «È il modo migliore per chiudere l’anno e il girone di andata – ammette il tecnico del Como -, ma devo dire che è da un po’ che la squadra si esprime bene. Nelle ultime sette partite abbiamo conquistato sei risultati utili e spesso la vittoria ci è sfuggita per dettagli. In queste due gare abbiamo conquistato vittorie importanti per il morale e la classifica, che danno merito al lavoro svolto dai ragazzi in questi mesi».

Girare a quota 22 punti, tutto sommato, soddisfa il mister: «È un buon bottino, era fondamentale battere Ternana e Cittadella per non modificare nulla nella nostra testa. Alla ripresa, sappiamo che ci sarà da combattere perché il campionato, come dimostrano i risultati dell’ultimo turno, è all’insegna dell’equilibrio. E non saranno ammesse distrazioni».

Si è visto, finalmente, un Como più opportunista. «C’è anche questo nella nostra crescita, perché altre volte avevamo creato di più e raccolto meno. Alla fine, considero questa vittoria meritata per il tipo di occasioni create da noi. Loro, tolto un’occasione dopo 10’, ci hanno impensieriti solo in mischia e su palle inattive. È una vittoria diversa da quella di Terni, dove avevamo creato cinque-sei occasioni oltre ai gol. Ma va bene così, anche stavolta c’è stata la prestazione, con una concretezza che ha avuto un peso specifico anche per la classifica».

Altra considerazione, 5 gol segnati e seconda partita senza subire gol: «Il “cleansheet” fa bene e dà fiducia. È un ulteriore segnale di crescita della squadra, in una fase in cui aveva già dimostrato di aver fatto i progressi. Apprezzo anche la solidità in occasione dei calci piazzati, in particolare sugli otto corner battuti dal Cittadella. Ma il calcio va così, ci sono anche quei momenti in cui o si subisce sempre o in cui la palla non entra mai».

Altra “novità”, la conferma della difesa a tre: «Ho scelto così per vari motivi, soprattutto per le assenze e per la tipologia di avversari. Certamente questa scelta ci ha dato solidità e ampiezza con gli esterni. Ma credo che la squadra tornerà a quattro, perché è stata costruita per giocare così. I numeri mi interessano poco: a me importa l’atteggiamento e sto vedendo un atteggiamento “da serie B”».

La sosta, ora, non deve essere un problema, ma un’opportunità: «Fa parte del gioco. In questo mese, con tante assenze e partite ravvicinate, ci sono giocatori che hanno tirato la carretta tutte le partite».

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