Ludi e il mercato del «como
«Tutte scelte mirate»

«E’ andato tutto come previsto – spiega il ds -, ovviamente tranne che per l’arrivo di Koffi, resosi necessario per la mancanza improvvisa di Peli»

Tre giocatori pronti per giocare, due da aspettare, per motivi diversi. Il mercato di gennaio del Como ha avuto qualche imprevisto – il più grave, l’infortunio di Lorenzo Peli -, ma alla fine la squadra si è comunque rinforzata come il Carlalberto Ludi, insieme a Dennis Wise, aveva programmato.

«E’ andato tutto come previsto – spiega il ds -, ovviamente tranne che per l’arrivo di Koffi, resosi necessario per la mancanza improvvisa di Peli. Ma non è stata una soluzione di fortuna. Koffi è un giovane di grande talento, a cui già ci eravamo interessati quest’estate. Un giocatore dal potenziale importante, rispetto a Peli forse un po’ più imprevedibile e un po’ meno portato al sacrificio per la squadra, ma sicuramente uno che può avere colpi determinanti». Caratteristiche decisamente diverse ha Alvin Daniels, «è più attaccante, ha più forza, più potenza. E adesso con loro due, Cicconi e Terrani, abbiamo coperto bene il gruppo degli esterni».

In difesa l’arrivo di Allievi non è una conseguenza all’infortunio di Germoni, «sarebbe arrivato comunque uno con le sue caratteristiche, difensore centrale, mancino, in grado di giocare anche a sinistra. Rispetto a Sini, a cui ci eravamo inizialmente interessati, Allievi è più aggressivo, più esplosivo. E poi è un giocatore che conosce benissimo la categoria».

Poi c’è l’arrivo che per certi versi incuriosisce di più, quello di Geoffrey Castillion in attacco, non casualmente dal campionato indonesiano. «Sì e no, è chiaro che in Indonesia la nostra società può muoversi meglio di altre, il giocatore è arrivato dalla rete di informazioni di Wise. E’ comunque un profilo che ci interessava, una punta in grado di attaccare la profondità. Non era un’esigenza primaria, ma avevamo in mente di completare ancora meglio l’attacco se si fosse presentata l’opportunità». Castillion non gioca da un po’, perchè il campionato indonesiano è stato fermo dalla scorsa primavera ed è ripreso da poco, «in questi ultimi mesi ha comunque lavorato in Olanda con un preparatore, dovremo valutare la sua condizione».

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