Ludi sullo stadio: «Ci siamo, ma dobbiamo fare squadra con la città»

Il dibattito «Sinergia con tutte le componenti: il Comune, la Prefettura, la Questura, le Associazioni, i residenti»

Nella tarda serata di mercoledì, alla fine della conferenza tenuta dal luminare italiano sugli impianti sportivi, l’architetto Emilio Faroldi, è intervenuto anche il dg del Como Carlalberto Ludi. La platea era quella del Palace Hotel e nell’incontro organizzato da Coni Como e Panathlon e Faroldi aveva dettato le linee guida per la realizzazione di un impianto moderno, integrato all’interno di una comunità. Ludi ha preso la parola per ribadire la posizione della società: «Vogliamo ribadire che noi ci siamo, che è nostro interesse realizzare questa opera e che eventualmente siamo disposti a integrare nel progetto l’area circostante. Sappiamo che sarà un percorso difficile, e siamo altresì convinti che questo progetto potrà essere realizzato solo se si giocherà di squadra, con tutte le componenti: il Comune, la Prefettura, la Questura, le Associazioni, i residenti. Ognuna di queste componenti è normale abbia delle questioni da porre, e noi saremo competitivi se riusciremo a dare delle risposte, a dare delle soluzioni credibili. Noi, come ho detto in passato, non siamo qui per creare problemi ma eventualmente per cercare di risolverne qualcuno legato alla presenza dello stadio lì».

Alla fine della conferenza, Ludi si è intrattenuto, tra gli altri, con Daniele Brunati, che aveva fatto parte della compagine societaria nel 2012 e che aveva avviato colloqui con partner interessati per la ristrutturazione del Sinigaglia.

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