Mamma, ho perso le punte
Il Como e il problema del gol

Tre gol nelle ultime otto partite (Miracoli 2, Ganz 1) è una media un po’ bassa del reparto. Ma Banchini ha in mente come fare

Vi ricordate quando Banchini, dopo cinque partite invocava i gol dei centrocampisti? «Non possono segnare solo gli attaccanti», diceva dopo sei gol in cinque gare (Gabrielloni 4, Ganz 2, Miracoli infortunato). Beh, se da una parte il centrocampo qualcosina ha fatto (pochino: soprattutto Iovine 3), il fatto è che adesso si è un po’ spenta la vena delle punte: tre gol nelle ultime otto partite (Miracoli 2, Ganz 1) è una media un po’ bassa del reparto. E se si considera che, oltre ai tre gol di Iovine, dagli altri reparti è arrivato solo il gol di De Nuzzo contro il Pontedera, pare chiaro che il problema del gol del Como abbia tanti perché.

Problema del gol? I numeri dicono 13 gol fatti, al di sotto della media di tutte le squadre che lo precedono (tranne il Novara prossimo avversario che ne ha segnato uno di meno) e pure al di sotto di alcune squadre che lo seguono in classifica. La scarsa vena realizzativa è in cima ai pensieri di mister Banchini e dello staff tecnico. E probabilmente anche dello staff dirigenziale. Dove si dibatte sull’esigenza o meno di acquistare un attaccante nel mercato di gennaio.Intanto Banchini pensa a come fare. Motivare i suoi attaccanti, in cui crede. E dare più spazio a H’Maidat e Peli, centrocampisti offensivi.

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