Rimpianto Como. Occasione persa come con l’Ascoli

L’analisi La superiorità numerica non sfruttata. Ma ci si consola con un passo salvezza senza ko

Questione di punti di vista, è vero. Basterebbe farsi un giro di un paio di minuti sui social per constatare quanto diversa possa essere la percezione, da parte dei tifosi, del punto ottenuto dal Como sabato a Benevento. Quanto possa essere stata un’occasione persa per cambiare in meglio la stagione e quanto invece sia comunque un punto utile per avvicinarsi alla salvezza.

La lettura non è la stessa

Peraltro una considerazione non esclude l’altra, ovvio. Stavolta, però, rispetto agli altri ultimi pareggi fuori casa – Ferrara e Perugia -, la lettura non può essere la stessa. E non solo per il discorso della superiorità numerica, che comunque è una circostanza da considerare. Stavolta il Como è uscito di casa con una posizione di classifica migliore, più tranquilla. Con distanze più ampie dalla zona pericolosa, dunque con rischi potenzialmente minori, anche a bocce ferme.

E ancora di più dopo, contro un avversario che rimasto in dieci ha veramente smesso di essere pericoloso, per ben metà partita. Lo stesso atteggiamento di mister Longo, del resto, nella scelta dei cambi lo ha fatto capire chiaramente: l’obiettivo da un certo momento in poi è stato quello di vincere, non certamente quello di difendere un pareggio che per tutto il secondo tempo l’avversario non ha nemmeno cercato di trasformare in qualcosa d’altro. La squadra non ci è riuscita, il mordente non è stato quello giusto, e la mira verso la porta pure. Può capitare, ma certo il rammarico non può non esserci.

Del resto, restare in superiorità numerica evidentemente al Como non fa bene: non si può non pensare al 3-3 di Ascoli, in cui nella stessa situazione di undici contro dieci il Como si è visto rimontare due volte buttando via una possibile vittoria. Ma almeno in quel caso, viene da dire, l’Ascoli ha fatto tanto per conquistarsi quel punto.

Detto tutto questo, senza pensare troppo al fatto che una vittoria avrebbe consentito alla squadra di Longo di avere davvero in mano la possibilità, in caso di vittoria sabato con il Parma, di entrare nei playoff, ci sono comunque alcune considerazioni importanti. Innanzitutto, il Como ha conquistato il suo sesto risultato utile consecutivo, raggiungendo la miglior serie positiva di questa sua stagione: dieci punti in sei partite, ovvero due vittorie – in casa con Cosenza e Modena – e quattro pareggi in altrettante trasferte.

Un passo avanti che si unisce a un altro dato importante, tre gare di seguito senza subìre un gol, sia pure segnandone uno soltanto. Dall’inizio del girone di ritorno solo cinque squadre hanno subìto meno gol, le prime quattro della classifica e il Cagliari che sta continuando a salire. E solo sei hanno segnato qualche gol in più. Certo, una vittoria a Benevento, soprattutto per come sono andate le cose, avrebbe dato un valore ancora più concreto a questa crescita. Invece qualche interrogativo resta ancora aperto, e qualche retaggio mentale dell’avvio difficile di stagione ancora a tratti sul campo si percepisce.

Squadre che devono salvarsi?

Nel senso, altre squadre che hanno gli stessi punti del Como o giusto un paio in più come il Modena non vengono definite, né si autodefiniscono, squadre che devono salvarsi. E forse anche questo atteggiamento potrebbe aiutare, lì potrebbe arrivare la vera svolta. Se per arrivarci può servire anche questo pareggio, allora sì, ben venga anche questo punto.

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