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Mercoledì 27 Ottobre 2021
Rovesciata di Gliozzi
Chiamatelo l’acrobata
Poteva essere un azzardo quel tentativo fatto a Crotone, invece è una cosa studiata. Come dice il suo passato
Chiamatelo l’acrobata del Como. Ettore Gliozzi domenica ha segnato il suo terzo gol in maglia azzurra, affiancando Cerri come top scorer della squadra. Eppure la caratteristica per cui è sulla bocca dei tifosi azzurri rischia di essere un’altra: l’acrobazia.
Il tentativo del gol in rovesciata. Poteva essere un azzardo quel tentativo fatto a Crotone, negli ultimi istanti della partita (paratona del portiere avversario); ma il fatto che abbia ripetuto quel gesto in almeno altre due occasioni, di cui l’ultima domenica sera con la Spal, ha fatto sorgere il sospetto che fosse qualcosa di più di un gesto istintivo. Qualcosa più simile a un talento, a una strategia, a una passione.
Siamo andati a chiederglielo. Trovando conferme: «Sì, è vero: ho quel pallino lì. L’ho avuto sin da bambino. Quando a Siderno (la cittadina dove è nato in Calabria, ndr) giocavo sull’asfalto del cortile e mi buttavo a terra come se niente fosse cercando la rovesciata. I miei genitori mi dicevano se ero matto, dicevano di piantarla che rischiavo di farmi male, ma io non ho mai avuto paura del contatto con il terreno. E quando il sono passato dall’asfalto all’erba è stato più facile...».
Gliozzi ci prova, e qualche volta ci riesce: «Me ne ricordo tre. Due con la maglia del Sud Tirol, uno in sforbiciata con l’Albinoleffe (gennaio 2016) e uno in rovesciata, bellissimo, con la FeralpiSalò (settembre 2016). Poi ne ho segnato uno così con la maglia del Siena nel derby con il Pisa. Qualcuno lo paragonò addirittura a un gol di Ronaldinho...».
Nel Como ci è già andato vicino: «Forse la rovesciata di Crotone è stata quella che è andata più vicina al successo, il portiere ha fatto una gran parata. Se andrò avanti a fare rovesciate? Non è un’ossessione, ma state certi che se ci sarà la palla giusta o l’occasione adatta, ci riproverò. Voglio fare un gol in rovesciata con la maglia del Como, sarebbe bellissimo».
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