Sabatini: «Io l’avevo detto...»

«Sono abituato a certe situazioni e quindi so che non bisogna mai smettere di crederci»

Il sorriso di Carlo Sabatini è quello dei giorni migliori. Certamente identico a quello sfoggiato al termine di altre rimonte clamorose che, nel corso della sua carriera, è riuscito a compiere. Forse questa con il Como è stata quella più appassionante e meno preventivabile. Una rimonta che vale i playoff: «Ve l’avevo detto in tempi non sospetti: sono abituato a certe situazioni e quindi so che non bisogna mai smettere di crederci, anche quando il mondo sembra crollarti addosso, anche quando tutto sembra perduto». Il mister è adrenalina pura e guarda con fiducia ai quarti contro il Benevento: «Sono strafelice e sono certo che vivremo un’esperienza esaltante, perché vogliamo compiere un’altra impresa. Ora un’avversaria vale l’altra, ma noi arriviamo con il vento in poppa e non abbiamo alcuna intenzione di fare gli agnellini. Sono sicuro che saremo una squadra fastidiosa».

Anche il presidente Pietro Porro è ovviamente al settimo cielo: «È una grande soddisfazione e credo che sia giusto così, perché non abbiamo mai mollato. Di solito quando raggiungo un obiettivo, penso subito a quello successivo, ossia battere il Benevento».

Per il direttore sportivo Giovanni Dolci questi playoff sono una conquista costruita nel tempo: «Sono soprattutto il frutto di tre anni di lavoro: l’obiettivo è sempre stato portare il Como più in alto possibile, con traguardi sportivi rimodulati strada facendo. Credo si debbano ringraziare tutti i giocatori, quelli con noi da due anni e quelli arrivati a Como in tempi più recenti, che hanno lavorato con una particolare attenzione ai dettagli per arrivare a un risultato così importante».

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