Tentardini (e Foresti) nella cavalcata del Catanzaro

Un “laghèe” nella festa promozione del Catanzaro. Il comasco Alberto Tentardini, 26 anni, terzino sinistro di Grandola, è stato uno dei protagonisti della promozione-lampo in serie B dei calabresi. Promossi in inverno, a 5 giornate dal termine: nel girone C di serie C hanno (per ora) totalizzato 86 punti in 33 partite, frutto di 22 vittorie e 4 pareggi. Una sola sconfitta per il giallorossi. È una promozione storica: l’ultima B dei calabresi risale al 2005/06.

Per Tentardini è stato un campionato al di sopra delle aspettative. Cresciuto nel Como – rapporto chiuso dopo la serie B 2015/16 per questioni contrattuali -, la sua carriera è proseguita in C, con Padova, Monza e Teramo.

Da due stagioni è a Catanzaro: «Con la società, ho deciso di restare. Sapevo che avrei dovuto lottare per un posto, avendo davanti a me un giocatore forte come Vandeputte. Ma spesso sono partito titolare, nel girone di andata dopo l’infortunio della scorsa stagione è ripartito tutto».

Squadra fortissima, questo Catanzaro: da bomber Iemmello, a giocatori di esperienza consolidata in B. La promozione era un obiettivo dichiarato: «La squadra è stata costruita per vincere, con 24 potenziali titolari. Il segreto? Confermare buona parte del gruppo spettacolare dell’anno scorso, aggiungendo innesti importanti».

Tentardini è rimasto colpito dal calore dei tifosi, che hanno assicurato presenze-record: «È un contesto molto diverso da Como e dal suo lago. Le persone sono molto estroverse, ma non ho mai percepito invadenza, solo viglia di dimostrare il proprio affetto per la squadra. E qua ben pochi tifano gli squadroni in serie A, la fede è tutta per il Catanzaro».

Un affetto confermato dai numeri: «È una piazza che non meritava la C: abbiamo giocato giovedì scorso, abbiamo vinto e il giorno dopo 10 mila persone avevano già il biglietto in mano per la sfida decisiva in trasferta contro il Gelbison…».