Como, derby stile Anni Ottanta
In campo spunta pure una moto

La sfida con Cremonese per una notte di nuovo “la partita”

Sembrava di essere tornati agli Anni Ottanta, ieri sera. Como-Cremonese per una notte di nuovo “la partita”. Come quella volta del 1984, grigia giornata di fine campionato, le due squadre si giocavano la serie A, con in più l’ex Nicoletti a guidare l’attacco grigiorosso e il futuro allenatore azzurro Mondonico colpito da un ombrello infilato nella rete dietro la panchina. Vinse il Como, ma in A andarono tutte e due.

Le rivalità salgono e scendono con le onde dei campionati: per generazioni di tifosi le grandi rivali erano Atalanta, Brescia, addirittura Inter; e altri Lecco e Varese, per altri Livorno e Modena. Ognuno ha il suo scrigno dei ricordi. E Como-Cremonese da dove sbuca? Ce ne eravamo quasi dimenticati, ma siccome i tifosi hanno memoria da elefante, tramandati da padre in figlio, ecco ieri cori e sberleffi da una curva all’altra, voglia di rivalsa, gioia e delusione. Fumogeni, bandiere e striscioni nella Curva Como, per salutare a stagione («Grazie ragazzi»), tensione dall’altra parte inseguendo la A. Mezza ttribua grigiorossa, un po’di tensioone, si deve schierare la polizia in assetto antisommossa. A proposito di Nicoletti, povera stella: si è fatto fregare dall’ingenuità. «Il mio cuore è grigiorosso» ha dichiarato alla stampa di Cremona. Ma sì, dai c’è da capirlo: avrebbe risposto al contrario sulla stampa di Como. Solo che oggi c’è internet e tutto si sa. Perdonato: noi sappiamo bene che Nico ha gran parte del cuore azzurro. Testimoniamo noi.

Ieri in mezzo al campo la Ducati del Mondiale Superbike del Team Motocorsa di Lurago d’Erba, per una partnership nata tra due società di eccellenza dello sport locale. Un simpatico, cordiale incontro e una curiosa collaborazione tra due realtà che puntano in alto (la moto corre con lo stemma del Como sul parafango). Una maniera, anche, per accendere i riflettori su una realtà sportiva di grande livello, ma che come spesso succede per i motori, resta sempre un po’ in disparte. Invece, esattamente come il Como, Motocorsa sta scrivendo pagine sorprendenti che nascono da passione, serietà e strategie su misura. Una maniera per augurare (anche) al Como un futuro di anni rombanti, sempre in sella.

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