Como, Gattuso “vede” la serie B
Tre buone ragioni per la conferma
I risultati ottenuti, il feeling con la squadra e il ruolo particolare di uomo di fiducia della società. L’unico dubbio poteva essere quello dell’esperienza
Giacomo Gattuso allenatore del Como in serie B. Un’ipotesi che nessuno un anno fa si sarebbe neppure sognato di formulare, in tutti i sensi. Oggi, invece, è già una certezza. Il binomio Jack-serie B è davvero una realtà tra le più belle per i tifosi del Como. E la cosa ancora più bella è che questo binomio è cresciuto insieme, si è costruito da solo. Partendo, come si sa, da una sorta di prova che la società ha inteso fare nel momento dell’esonero di Marco Banchini. Prova superatissima, con il massimo dei voti. E nel momento di proseguire, di fare una scelta ulteriore per affrontare una categoria più difficile, non c’è stata esitazione. L’allenatore sarà Gattuso, anche in serie B.
Una grande dimostrazione di fiducia verso Jack. Che solo a promozione acquisita ha avanzato timidamente la sua candidatura, “se me lo offrissero, mi piacerebbe”. E l’offerta è arrivata, Gattuso è stata la prima - e forse anche l’unica vista la velocità con cui si è arrivati a decidere - ipotesi presa in considerazione.
Perchè Jack? Perchè se l’è meritato sul campo, tanto per cominciare. E miglior punto a favore di questo non c’è. Ma non solo. Gattuso ha saputo conquistare la squadra, che lo ha seguito dall’inizio alla fine dandogli ogni goccia di energia. E anche questa capacità di interazione con il gruppo è un aspetto fondamentale. Jack è un tecnico che tiene unito lo spogliatoio, anche nei momenti di difficoltà, e quest’anno ce ne sono stati. Poi, certo, c’è il grande attaccamento alla società. Intesa come Como, e sulla sua fedeltà alla maglia non c’è nulla che già non si sappia, ma intesa anche come persone che governano il Como: il ds Ludi e l’ad Wise in primis. Con cui c’è molto feeling, addirittura con Ludi grande amicizia.
C’è poi anche un altro aspetto che in qualche modo ha segnato sin dall’inizio il percorso della società. La tendenza è stata sin da subito quella di dare fiducia e continuità al lavoro. Si pensi alla riconferma immediata di Banchini, così come a quella di diversi giocatori del gruppo salito dalla D alla C, anche se non scelti da questa proprietà. Un criterio che comunque è stato molto utile per costruire la prima parte del percorso. Rinforzare, non rivoluzionare, nemmeno quando le scelte non sono state fatte in prima persona. Figuriamoci in questo caso.
Il fatto che Gattuso sia poco esperto di serie B non è un aspetto che preoccupa. In fondo Jack in questi mesi si è fatto un corso accelerato di ostacoli da superare che può aiutare tanto. E in ogni caso, resta la serenità con cui lui stesso sa mettersi a disposizione e autoanalizzarsi, senza presunzione. Per un percorso condiviso con la società, anche nella costruzione della squadra oltre che nella sua gestione, è l’allenatore ideale.
Ma c’è anche una nuova e positiva ambizione da parte del tecnico, che sinora forse non aveva davvero mai pensato di fare l’allenatore di una prima squadra a questi livelli. Proprio per questo, Jack non ha nemmeno il patentino per allenare più in su della C: potrà stare in panchina in deroga, ma a settembre si iscriverà al Corso. Una scelta che fa a 53 anni, per se’ stesso e per il Como.
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