Cura per la carenza di arbitri?
Ecco il doppio tesseramento

Saltano partite, la Promozione ora deve rinunciare alla terna. Quadranti: «Giocatore e direttore di gara, bella idea»

Edoardo Quadranti è il nuovo presidente della sezione Aia – Associazione arbitri italiani “A. Riella” di Como, eletto dopo le dimissioni di Matteo Garganigo, a sua volta passato al comitato lombardo nella squadra del presidente (comasco) Emilio Ostinelli come coordinatore delle sezioni.

Sono ripartiti i campionati senior e giovanili, provinciali e regionali, ed è l’anno della ripresa dopo il Covid. Che, nell’associazione degli arbitri, ha presentato un conto salatissimo. Negli ultimi due anni si sono infatti svolti solo due corsi arbitri, invece dei consueti quattro. I nuovi arbitri formati e pronti per scendere in campo sono solo dieci, a fronte di un numero di dimissioni più alto. Un calo generalizzato ed esteso anche ad altre province: «La diminuzione è stata importante – ammette Quadranti – ed è un problema. La scorsa settimana sono stati rinviati due gironi fra Giovanissimi e Allievi, anche questa settimana ci saranno delle variazioni».

In quest’ottica, appare quanto mai vitale il corso arbitri che sarà annunciato a breve: «Partirà a inizio novembre, contiamo di formare i primi arbitri che debutteranno all’inizio del 2022». E, per gli aspiranti arbitri minorenni, c’è un’importante novità: «Ora i ragazzi dai 14 ai 17 anni possono avere il doppio tesseramento. Possono quindi giocare e arbitrare. Ci aspettiamo collaborazione da parte delle società, perché siamo noi i primi a non voler creare sovrapposizioni». È un’iniziativa in cui l’Aia crede molto: «È un’opportunità per imparare il regolamento, per noi sarebbe fondamentale avere arbitri che già conoscono bene la materia».

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