Esordienti e Pulcini, ci siamo
«Riportiamo i bimbi in campo»

Un primo via libera ai tornei giovanili di calcio

Il calcio giovanile sembra finalmente vedere la luce in fondo al tunnel. In attesa infatti delle linee guida del Governo e del relativo protocollo per la ripresa dello sport giovanile, il Settore Giovanile e Scolastico nazionale ha ufficializzato tre tornei prossimi alla partenza, relativi alle categorie Esordienti Fair Play, Esordienti Fair Play Elite e Pulcini.

Le competizioni si svolgeranno su tre periodi di attività: uno provinciale, dal 22 maggio al 30 giugno, uno interprovinciale, tra il 12 settembre e il 3 ottobre, e uno regionale, tra il 10 e il 31 ottobre. Al torneo dei Pulcini, denominato “GrassrootsChallenge 2021”, potranno partecipare le società professionistiche di serie A, B e C, oltre a quelle riconosciute come Scuola Calcio Elite nella stagione 2020/21 (per Como abbiamo Cittadella, Bulgaro, Montesolaro, Castello Città di Cantù e Gerenzanese), ma anche tutte le altre società.

Le società professionistiche parteciperanno con calciatori nati nel 2011, le altre potranno schierare anche i 2010. Discorso uguale per i due tornei dedicati agli Esordienti. In particolar modo, il torneo “Fair Play Elite” sarà obbligatorio per le Scuole Calcio Elite.

Soddisfatto il coordinatore regionale Sgs della Lombardia, Giuseppe Terraneo: «Sicuramente quello di rimettere in campo i nostri bambini e ragazzi era la cosa più importante. Era una programmazione che avevamo studiato già da un po’, ora siamo in attesa delle linee guida governative che dovrebbero arrivare a breve per poter davvero ripartire. Siamo fiduciosi e ottimisti, speriamo di non doverci rifermare di nuovo».

Terraneo sottolinea comunque quali sono gli aspetti più importanti a cui si dovrà stare attenti: «Innanzitutto voglio ricordare che per il momento non potremo ancora utilizzare gli spogliatoi, e non potrà esserci il pubblico alle nostre partite. Inoltre, la cosa più importante sarà la tutela della salute pubblica: è per questo che auspico che tutte le persone rispettino alla lettera i protocolli che ci verranno dati, per fare in modo di non ricadere di nuovo nel tunnel dal quale stiamo cercando di uscire faticosamente».

Un tunnel in fondo al quale tanti bambini e ragazzi riescono finalmente a vedere un po’ di luce.

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