Gravina: «Ha vinto il buon senso»
Ghirelli: «Un segnale di rispetto»
Sciopero revocato in serie C anche se resta lo stato d’agitazione. Il campionato può cominciare regolarmente già a partire dagli anticipi di oggi.
«Ha vinto il buon senso», sostiene il presidente federale Gabriele Gravina. Ma nella sostanza ha vinto l’Associazione Calciatori. Lo sciopero è stato revocato, con gli anticipi di oggi la serie C comincia regolarmente il suo campionato, ma in cambio il sindacato calciatori sembra aver ottenuto quello che voleva.
Anche se la ratifica della decisione deve ancora arrivare, le liste dei giocatori tesserabili dalle società saranno ampliate, da ventidue a ventiquattro. Il che significa centoventi posti in più in tutta la serie C, se tutti i club sfruttassero in pieno questa opportunità.
Quello che ai tifosi interessa è comunque, evidentemente, il fatto che si ricominci, anche se per ora ancora senza pubblico.
La mediazione della federazione è stata evidentemente fondamentale, visto che sino a giovedì sera le posizioni di Aic e Lega Pro sembravano ancora assolutamente inconciliabili. E del resto il sindacato nel suo comunicato di ieri ha ribadito che «permane lo stato di agitazione» nonostante la revoca del blocco della prima giornata. La prossima settimana le società di Lega Pro si riuniranno e toccherà all’assemblea ratificare la decisione di modificare le regole.
Una decisione che tra l’altro arriverà proprio a poche ore dalla chiusura del mercato, che terminerà il 5 ottobre, e che quindi potrebbe influire non poco sulle dinamiche delle ultime trattative.
«La prossima settimana sono fissate due riunioni con le nostre società - ha commentato Francesco Ghirelli - per confrontarsi e deliberare sulle proposte di modifica che con l’Aic, ai cui rappresentanti va il mio ringraziamento, abbiamo ragionato di apportare. Un ringraziamento particolare va al presidente Gravina per l’importante contributo. Abbiamo dato tutti insieme un segnale di rispetto alla passione dei tifosi».
Un ammorbidimento da parte del presidente della Lega Pro, fino all’altro ieri rimasto irremovibile sulle sue posizioni. La mossa decisiva, dunque, è arrivata da più in alto, dai vertici federali, che già quest’estate avevano imposto alla Lega Pro di giocare i playoff ribaltando la decisione di Ghirelli di non scendere in campo.
Ma questa è politica del calcio che ai tifosi poco interessa. Quello che conta è che si riesca a giocare. Perché, come ha detto ieri Gravina, «i tifosi della serie C meritano di ricominciare, intere città aspettano da mesi di riappropriarsi del loro campionato. E la soluzione che è stata trovata scongiura uno stallo che avrebbe compromesso la loro grande passione».
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