Il calcio dei bambini
e dubbi sulla ripartenza

L’attività di base ancora piena di incertezze. Chi si aspetta di partire a ottobre, chi a gennaio. «Al momento non ci sono date: stiamo valutando»

Tutto il calcio dilettantistico e giovanile aspetta un passo da Governo e Figc, per una modifica del protocollo per gli allenamenti. Lo aspettano anche le famiglie, soprattutto quelle dei bimbi dell’attività di base. Il calcio riprenderà? Dopo un’estate di camp, open day, centri estivi e surrogati, c’è molta attesa, che va di pari passo con l’apertura e la regolamentazione dell’attività didattica delle scuole.

Lecito aspettarsi un cenno - oggi è in programma un Consiglio federale, che potrebbe partorire almeno qualche idea -, ma tutto è legato all’andamento dei contagi. Tanto che anche i vertici del calcio lombardo, che pure hanno già dato indicazioni sulle date per l’inizio dei campionati, sono sul chi va là: «La volontà - dice Lucio Introzzi, consigliere comasco del Crl - è ripartire anche con l’attività di base a metà ottobre, come sempre. Servirebbero però regole precise per tutti». Anche il coordinatore regionale del Settore giovanile e scolastico, Giuseppe Terraneo, attende risposte da Roma: «A livello nazionale si sta facendo una ricognizione di tutte le normative emanate a livello regionale per uniformare le regole, ma certezze al momento non ce ne sono».

Nella pratica, le società sul territorio si stanno muovendo come possono all’interno dei protocolli. Pronte anche all’attuazione di un “piano B”, nel caso di uno spostamento a gennaio di tutta l’attività: «Siamo pronti a tutto -afferma Ferruccio della Valle, dg del Città di Cantù -, purché ci dicano come muoverci. Un conto è non disputare i campionati, rimandandoli, ma non possiamo tener fermi i bambini. Nel nostro piccolo siamo stati tra i primi a organizzare allenamenti con distanziamento, gel, sanificazioni e tutto il necessario. Vorremmo ripartire con l’attività all’inizio di settembre. Tra l’altro, stiamo già pagando i tesseramenti e le iscrizioni, senza sapere con certezza quando l’attività potrà cominciare».

Alla Cittadella, da giugno sono ripresi gli allenamenti anche per i più piccoli: «Abbiamo assicurato un servizio – dice il presidente Stefano Ramaroli - completando la stagione e aprendo i camp ai nostri tesserati. L’attività tradizionale con le nostre squadre riprenderà, se si potrà, l’1 settembre e poco dopo vorremmo riprendere anche con l’attività di base. Per le famiglie, tra l’altro, faremo pagare un po’ meno la quota, cercando di razionalizzare il materiale degli anni precedenti».

Anche nell’Erbese, all’Arcellasco, si prova a ripartire come se fosse tutto normale. Anche se tutto normale non è: «Abbiamo quasi concluso le iscrizioni e i tesseramenti applicando uno sconto di 100 euro rispetto all’anno scorso - spiega il presidente Matteo Isella - e il 24 agosto Pulcini ed Esordienti saranno in campo, mentre con Piccoli Amici e Primi calci aspetteremo metà settembre. I problemi però sono tanti: come faremo a gestire gli spogliatoi, soprattutto quando ospiteremo tutte le squadre per i raggruppamenti e partitelle della scuola calcio?».

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