Calcio / Como città
Venerdì 11 Dicembre 2020
Il Comitato regionale
verso il commissariamento
È un vero e proprio terremoto politico-amministrativo quello che improvvisamente ha sconvolto il Crl
Il Comitato Regionale Lombardia della Lnd-Figc sta per essere commissariato. È un vero e proprio terremoto politico-amministrativo quello che improvvisamente ha sconvolto il Crl. Non bastassero i problemi dovuti alla pandemia che da mesi stanno attanagliando il movimento, la scorsa notte sono infatti arrivate a sorpresa le dimissioni di sette consiglieri - su tredici, quindi la maggioranza – che hanno avuto come conseguenza voluta quella di far decadere il Consiglio direttivo regionale.
Una mossa che sembrerebbe essere studiata a tavolino dai dimissionari, per ripicca, in vista delle imminenti elezioni federali che si terranno a breve per tutte le componenti territoriali e assembleari della Figc. Elezioni che - in seno al Crl - si sarebbero dovute svolgere il 9 gennaio, prima di quelle della Figc che il presidente Gravina - anche lui in corsa per la sua rielezione - aveva da poco indetto per il 22 febbraio. La Lombardia, per la successione all’attuale “governo” di Baretti & C., vedrebbe in gara principalmente due liste: una - come vi avevamo già anticipato sulle pagine del nostro giornale - con a capo il rientrante ex numero uno della Figc Carlo Tavecchio e supportata da un gruppo dirigente giovane ed esperto; l’altra capeggiata dal Delegato della provincia di Brescia, Alberto Pasquali, con diversi volti nuovi.
Non l’hanno però presa bene alcuni degli esclusi dell’attuale direttivo, i consiglieri Arioli, Silini, Teti, Bignotti, Loschi, Maino e Santagostino, che stizziti per aver preso di fatto la possibilità di conservare la poltrona, hanno così presentato le loro dimissioni mandando a rotoli i programmi di chi invece stava per presentare la campagna elettorale per la nuova presidenza e per il consiglio regionale.
Tocca ora al presidente della Lnd Sibilia nominare un commissario che avrà poi novanta giorni di tempo per procedere a queste nuove elezioni, oltre che a traghettare il calcio lombardo alla sperata ripartenza.
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