Calcio / Como città
Domenica 01 Novembre 2020
Il Como e lo choc del tamponi
Soltano in otto sono negativi
Tra giocatori e dirigenti, il gruppo squadra è stato duramente colpito dal coronavirus
Il risultato dei tamponi è impietoso. Diciotto positivi al Covid, che vanno ad aggiungersi ai sei di metà settimana, e regalano al Como il primato di squadra professionistica più colpita dal Coronavirus in serie C dall’inizio del campionato.
Una situazione che era nell’aria da qualche giorno, anche se certamente non con queste proporzioni. Che portano ovviamente al rinvio della partita prevista per oggi contro la Pro Patria, perchè, come si legge anche nel comunicato ufficiale della Lega Pro, «alla data odierna sono disponibili meno di 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere - che siano risultati negativi al virus».
Insomma, il Como è stato letteralmente travolto dal coronavirus, che è davvero l’avversario più duro da affrontare in questo momento. I numeri riguardano sia i giocatori che lo staff, già pesantemente colpito durante la settimana visto che dei sei risultati positivi prima della gara con la Juve uno solo era un giocatore.
La società non fornisce i nomi dei positivi, ma a questo punto è anche poco interessante saperlo, visto che a restare indenni sono veramente pochissimi, pare solo in otto. In ogni caso, non c’è un numero sufficiente di giocatori nemmeno per disputare una gara senza cambi. E vista la situazione, che prevede una quarantena in isolamento per dieci giorni, diventa difficile pensare di poter disputare anche la prossima gara, in programma domenica 8 in casa con l’Olbia. Così come resta anche un po’ a rischio quella successiva, il turno infrasettimanale di mercoledì 11 a Sesto con la Pro Sesto.
Gli aspetti regolamentari verranno esaminati meglio in queste prossime ore, visto che le norme prevedono che si possa chiedere il rinvio di una sola gara in tutta la stagione. Ma a fronte di una reale impossibilità è anche necessario valutare soluzioni diverse.
Il Como sta seguendo anche la situazione della Reggiana in serie B, che con 23 positivi ieri non ha potuto giocare la partita con la Salernitana senza che fosse stato disposto il rinvio e rischia la sconfitta a tavolino.
Ma non è comunque un problema legato alla partita di oggi, che invece la Lega ha regolarmente rinviato a data da destinarsi. Resta però il fatto che i positivi non potranno allenarsi per dieci giorni, da protocollo. Il Como per ora ha disposto che tutti, anche i pochi che stanno bene, restino fermi e chiusi in casa sino a mercoledì.
Come si diceva, già da qualche giorno si vociferava di sintomi e malesseri un po’ diffusi nel gruppo squadra, c’era in effetti un po’ di ansia nell’attesa dei risultati dei tamponi. Che non a caso sono arrivati ieri pomeriggio anziché, come di consueto, la mattina stessa della gara. Fra l’altro, il Como purtroppo ultimamente ha affrontato squadre in cui il problema Covid è emerso.
La Lucchese, con cui si è giocato due settimane fa, ha avuto poi diversi positivi, la Pergolettese ha avuto un caso ulteriore di positività a poche ore dalla partita del Sinigaglia, la Giana dopo vari casi ne ha avuti altri tre proprio due giorni fa, la Juve Under 23 era già stata colpita nelle scorse settimane. Anche se quello che sta succedendo al Como a questo punto purtroppo è ben al di sopra della media.
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