«Il Como in serie C?
Siamo in piena corsa»
Intervista al nuovo centrocampista Davide Buono, già molto apprezzato dai tifosi
E’ difficile mettere subito tutti d’accordo. Davide Buono ci è riuscito, e in men che non si dica. E’ arrivato a Como due giorni prima di Como-Varese, e ha esordito subito, entrando durante la gara. Poi, nel giro di quattro giorni ha sfoderato due prove molto buone, con l’Arconatese e il Derthona. E tutti a dire, “questo è un giocatore di altra categoria”. E invece...
Buono, benvenuto. Nel vero senso della parola. Perchè innanzitutto è stato un arrivo coinciso con tre vittore in una settimana...
Sì, ne sono veramente felice. La cosa bella poi, per quanto mi riguarda, è stata la velocità con cui sono riuscito a inserirmi nel gruppo. E’ stato tutto molto semplice, e non è così automatico quando si cambia squadra a metà stagione.
Un arrivo indispensabile a centrocampo, anche per fare numero perchè mancavano giocatori. Ma hai già fatto vedere che non sei una semplice alternativa in più.
Grazie, ma credo di avere ancora molto da migliorare. Sono passati solo dieci giorni da quando sono qui. Una partenza del genere mi dà sicuramente ancora maggiore fiducia.
Giocatore con un passo perlomeno da serie C, dice chi ti vede. Senza aver visto il tuo curriculum.
E’ una cosa che mi sono sentito dire spesso. Invece no. La mia carriera è stata sinora praticamente tutta in serie D, a parte l’inizio di questa stagione al Francavilla. Non sono cresciuto in grandi squadre, ho giocato quattro campionati nel Civita Castellana e andavo anche a lavorare. Come succede spesso in serie D, certo in realtà ben diverse dal Como.
Poi Sangiovannese, Monterosi e quest’anno la prima chiamata in serie C. Come mai la scelta di tornare indietro?
Effettivamente nel Francavilla giocavo, ho fatto sedici partite nel girone di andata. Ed è veramente stata la mia prima chiamata in serie C, mi piacerebbe poter raccontare di aver rifiutato richieste... ma non è andata così. Va detto anche che la serie D non è molto vista, se si eccettuano piazze come può essere appunto il Como. Perchè sono tornato in D? Perchè è una bella sfida. A 26 anni credo di poter avere ancora delle opportunità per farmi notare e per crescere. Non ho rimpianti o rammarico, ho ancora tempo per poter fare tutto.
Cosa dici di questo Como?
La cosa che mi ha colpito di più è la qualità dei giovani di questa squadra. Conoscevo già, per averci giocato contro o comunque per nome, i giocatori più esperti. Molino, Sentinelli, Meloni, Gentile e via dicendo. Tutti validissimi, ma quello lo sapevo. Mi ha sorpreso invece vedere dei ragazzi così bravi. Nettamente sopra il livello medio dei giovani in serie D. Tutti quanti hanno qualità per essere utili in ogni momento della partita, e per poter fare la differenza. Qualcuno di loro credo che potrà fare davvero una bella carriera.
Al Como che possibilità di vittoria daresti in questo momento?
Siamo in piena corsa, è un momento favorevole. Con tanti punti ancora a disposizione credo che le possibilità siano ancora tante. Con gli scontri diretti ancora da giocare che possono decidere molto. Io personalmente sono molto carico, e questo spirito e questa voglia mi sembra che stiano animando tutto il gruppo. Sarà una bella corsa.
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