Iovine come Ranieri: «Erba di casa mia
Qui ho cominciato con la Bregnanese»
Il giocatore si allena con il Como nella struttura a cinquanta metri da casa. «Hanno messo delle reti altissime dietro le porte, l’avranno fatto soprattutto per me...».
Il campo sotto casa, letteralmente. Alessio Iovine si è ritrovato lì, a Bregnano, dove adesso la struttura è molto cambiata al punto da essere diventata la nuova sede degli allenamenti del Como. Ma la sorpresa e le emozioni sono state tante, perché lui su quel campo ci ha giocato fin da piccolo, e mai avrebbe pensato di tornare lì dopo tanti anni, da professionista.
«La mia casa è a cinquanta metri dal campo, io ho vissuto sempre lì, da quando sono nato fino a pochi anni fa quando sono andato a convivere con la mia ragazza. E non è che mi sia poi spostato di tanto, sto a Rovellasca...».
Ma Bregnano è tappa fissa, «almeno una volta alla settimana sono a mangiare dai miei», come lo sguardo su quel campo. «Qui vicino c’è il parco, dove ho sempre giocato. E poi ho cominciato sul campo con la Bregnanese, un paio di anni prima di passare al Como. Ero piccolo, perché al Como sono andato quando avevo 8 anni. Ma sono poi tornato qui dopo il fallimento, avevo 16-17 anni, giocavo nella Juniores, ma ho fatto anche qualche presenza nella prima squadra della Bregnanese. Ritrovarmi qui adesso è stata veramente una sorpresa bellissima». Insomma, “erba di casa mia” per fare il verso al celebre motivo di Massimo Ranieri.
Alessio ha comunque visto cambiare il centro in questi anni, «sì, sono cambiate veramente tante cose. Il nuovo campo in erba è molto bello, ed è fatto bene anche quello in sintetico, lì una volta c’era l’erba. Un bellissimo centro. Poi hanno messo delle reti altissime dietro le porte, l’avranno fatto soprattutto per me, con tutti i palloni che tiro fuori almeno non si rischia di perderli...».
Battute a parte, e visite in più ai genitori da cui ora potrà pranzare anche più spesso, Iovine sta affrontando con grande entusiasmo questa sua seconda annata nel Como. «È stato un bel ritiro, anche perché oltre al pallone in questi mesi è mancato tanto anche l’affetto dei compagni, lo spogliatoio. Quindi ritrovarsi a lavorare insieme è stato molto più bello dell’anno scorso, anche perchè non c’è stato bisogno di conoscersi, eravamo tutti noi. E dal primo giorno in cui siamo stati tutti insieme quei cinque mesi si sono cancellati, sembrava fosse passato un giorno». Per ora Iovine è di fatto l’unico nel suo ruolo di esterno destro, una bella dimostrazione di fiducia. «Ma sono pronto al fatto che qualcuno arrivi, è normale. Però sento tanto la stima della società e del mister. Nuovo modulo? Per me non cambia molto, il modo di difendere è sempre quello, e davanti c’è un punto di riferimento in più. Siamo e saremo ancora di più una squadra propositiva».
Tanti amici nel Como ma tanti anche nella Giana Erminio, dove ha trascorso anni molto belli, per Iovine è stata una bella notizia anche la riammissione in C della sua ex squadra, «ho seguito le partite dei playout, difficile dopo mesi tornare in campo per una gara così importante, e loro sono stati sfortunati. Anche perché se la stagione fosse continuata si sarebbero salvati, sono stato contentissimo per loro».
Tornando agli affetti di casa, e al campo, Alessio come tutti apprezza il fatto di poter lavorare sull’erba. «Tutti scegliamo l’erba se possiamo, per quanto bello possa essere il sintetico, la palla gira di più, ci sono meno fastidi per ginocchia e caviglie, insomma è un’altra cosa». Se poi è l’erba di casa propria, ancora meglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA