La rissa rovina la festa del Lambrugo

Promozione Il giorno della prima promozione in Prima categoria del Lambrugo verrà probabilmente ricordato per ciò che è avvenuto sugli spalti

Doveva essere un pomeriggio di festa per un traguardo storico, ma il giorno della prima promozione in Prima categoria del Lambrugo verrà probabilmente ricordato non per il risultato sportivo, ma piuttosto per ciò che è avvenuto sugli spalti del campo di Casasoldo, teatro di una furente rissa scoppiata pochi minuti prima del triplice fischio della partita tra Casaloldo e Lambrugo.

Infatti mentre la squadra comasca pregustava il passaggio in Prima grazie al 2-0 sui mantovani nell’ultima gara del triangolare B valido come terzo turno playoff di Seconda categoria, un oggetto contundente – probabilmente una bottiglia – scagliata da un tifoso del Casaloldo verso uno dei 100 supporter comaschi ha innescato una baruffa sulle tribune sedata dopo diversi minuti solo grazie all’arrivo delle forze dell’ordine.

Così un pomeriggio storico e di gioia per il Lambrugo è stato macchiato da fattacci che con il calcio poco hanno a che vedere: «Ci dispiace, doveva essere un giorno memorabile per la nostra società, invece a fare notizia è stato questo episodio – le prime parole di Marco Capobianco, tecnico del Lambrugo -. Entrambe le tifoserie non hanno dato il buon esempio, noi parleremo con i nostri ragazzi, questo non è il tipo di sostegno che vogliamo».

Mentre in tribuna succedeva la qualunque, in campo fortunatamente tutto filava liscio: «La gara è stata corretta e senza particolari episodi. Io non sono riuscito a godermi questo risultato, ho iniziato a esultare solo in serata, peccato».

Messa da parte questa triste parentesi, è una prima assoluta per il Lambrugo che nella prossima stagione giocherà nei campionati regionali: «È stata una cavalcata iniziata il 24 novembre, giorno della nostra ultima sconfitta, da lì abbiamo inanellato 21 risultati utili consecutivi che ci hanno portato ai playoff e alla promozione».

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