Calcio / Como città
Sabato 13 Aprile 2019
Mister Banchini avvisa il Como
«Inutile pensare al Mantova»
La vigilia della sfida casalinga con il Sondrio: «È sempre dipeso tutto da noi, avanti così»
Como di nuovo in testa, di nuovo con il destino solo nelle proprie mani. Con la fondamentale differenza che il traguardo adesso è molto più vicino, e che i punti sono due. Ma è sempre meglio non dare nulla per scontato, ovvio. Non è ancora il momento.
E forse non è nemmeno la partita giusta. «È già successo di perdere il primo posto, dobbiamo solo pensare a evitare che possa accadere ancora. E come sempre, non pensare al Mantova, perchè solo facendo così siamo riusciti a tornare in testa».
Marco Banchini parla mal volentieri della rivale, vuole però solo ricordare che «quando loro ci hanno sorpassato c’era già chi dava tutto per finito... e invece no, noi sapevamo che non era finito proprio niente. Come non è finito oggi. Adesso dipende solo da noi? In un certo senso è sempre stato così. Il fatto di dover vincere per forza non cambia».
Quel richiamo di un paio di settimane fa da parte del mister al fatto di tenere la squadra al riparo dalle vicende esterne ha portato bene. E forse ora la definizione più chiara della vicenda societaria ha contribuito a rendere ancora più positiva l’atmosfera. «È venuto a salutarci Michael Gandler, ha parlato alla squadra, a tutti noi. E ci ha trasmesso serenità e consapevolezza sul fatto che ci siano buoni progetti per il futuro del Como. Questo non può che far bene. È stato positivo per tutti vedere che quello di cui si parlava non erano solo chiacchiere, ma qualcosa che realmente si è concretizzato. Non può che esserci utile».
Si è parlato ancora parecchio della partita di andata a Sondrio. Banchini però non teme che possano esserci degli strascichi domani. «Effettivamente l’episodio del riscaldamento, quando non ci consentivano di entrare sul loro campo, è stato poco simpatico. Una provocazione un po’ sopra le righe. E poi sì, la partita è stata un po’ dura, il Sondrio ci ha messo molto agonismo. Ruggini che non penso che possano avere un seguito ora. La situazione è anche diversa, dobbiamo essere bravi anche noi a non cadere in eventuali provocazioni. Ma più di questo mi preoccupa il fatto che il Sondrio arrivi da cinque risultati utili consecutivi, ed è tranquillo per aver già raggiunto la salvezza. Verranno qui per fare una bella partita, senza aver niente da perdere».
A sostegno di questa gara c’è anche l’ultima prova di forza, la vittoria di Caravaggio. «Un risultato che poteva essere anche più rotondo, un’altra gara in cui abbiamo subito pochissimo. Quando subiamo tanti tiri in porta sono al massimo due, altrimenti la media è di un tiro a partita. E questo continua a essere un aspetto fondamentale».
Come importante, domani, potrà essere secondo Banchini l’appoggio del pubblico. «Si respira certamente un’atmosfera di maggiore entusiasmo, la si percepisce. Si potrebbe dire, facile stare vicino alla squadra quando è in testa... ma va benissimo così, perchè il difficile viene proprio adesso che dobbiamo mantenere la nostra posizione. Quindi spero davvero che ci sia un pubblico numeroso ad accompagnarci stavoltae in queste ultime tappe, che sono le più importanti e le più difficili».
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