Sorpresa, calcio baby subito in campo
«Lasciare fermi i bimbi era sbagliato»
Pulcini ed esordienti in gioco da ottobre: «Tanto c’erano già tornei organizzati». Per i Primi Calci e Piccoli Amici niente raggruppamenti a quattro squadre, ma partite a due
Attività di base, dietrofront del calcio lombardo in merito alla ripresa dell’attività: si torna in campo tra poco più di un mese. Contrariamente a quanto consigliato alle varie delegazioni provinciali la scorsa settimana – saltare la fase autunnale e riprendere a febbraio -, il Crl ha invece deciso di ripartire con un programma (quasi) completo. Il messaggio è molto chiaro: se si riprende, si riprenda davvero tutti, anche perché sono i bambini ad avere più bisogno di tornare in campo dopo mesi di inattività. E Attività di base, tradotto, significa tutta l’attività “a 9” degli Esordienti, “a 7” dei Pulcini, quindi tutti i loro specifici campionati. Non solo, perché a scendere c’è un altro “esercito” di bambini, ossia quelli tesserati nelle categorie Primi Calci e Piccoli Amici, che muovono i loro primi passi nel mondo del pallone: non disputano campionati, ma amichevoli e giochi.
Il Settore Giovanile e Scolastico della Lombardia, in accordo con la Lega Nazionale Dilettanti - Comitato Regionale Lombardia, alla fine è arrivato a proporre un programma che preveda l’inizio dei campionati Esordienti e Pulcini il 17 e 18 ottobre, con termine fissato per il fine settimana del 12-13 dicembre. Un massimo di nove giornate da disputare per la fase autunnale: 9 contro 9 per gli Esordienti, e il momento di abilità tecnica, ossia gli shoot-out in continuità; 7 contro 7 per i Pulcini, a cui va aggiunta la minipartita con situazione semplificata e gioco di tecnica.
La vera novità riguarda Primi Calci e Piccoli Amici: stop ai cosiddetti raggruppamenti da tre-quattro squadre, ora le partitelle potranno essere disputate solo fra due società. Solita formula: 3 contro 3 i Piccoli Amici, 5 contro 5 i Primi calci con i giochi-esercizi proposti dagli educatori. L’attività comincerà il 24-25 ottobre e si concluderà il 5-6 dicembre, per un totale di sette giornate. Non sarà possibile, in quest’arco di tempo, organizzare e partecipare a tornei gestiti dalle singole società.
A chiarire una volta per tutte la questione è Giuseppe Terraneo, coordinatore del Settore Giovanile e Scolastico per il Comitato lombardo, da sempre favorevole a una ripresa completa del calcio giovanile: «Bloccare l’attività in questi mesi e aspettare febbraio sarebbe stata una contraddizione: da tempo le società si stanno muovendo per organizzare tornei, non avrebbe avuto alcun senso rinunciare ai nostri campionati. Quindi, si riparte anche con l’Attività di base, con un calendario un po’ più snello». Dopo tanto tempo, per Terraneo era necessario dare un segnale ai piccoli calciatori: «Il lungo periodo di inattività ha causato problemi enormi alle società, ma non trovo giusto bloccare tutto. Abbiamo eliminato i raggruppamenti dei più piccoli, per evitare gli assembramenti, e le partite si svolgeranno rispettando il protocollo. Poi, a febbraio, valuteremo la situazione: siamo legati a filo doppio alla scuola. Mi auguro che si dia un calcio al virus, per i nostri ragazzi lo sport è una valvola di sfogo e non vedono l’ora di tornare in campo: non potevamo lasciarli senza partite».
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