Zona arancione? Ci si può allenare
Ma tante società decidono lo stop

I nuovi provvedimenti restrittivi hanno partorito incertezza nei club dilettantistici

La provincia di Como è zona “arancione rinforzato”, ma gli allenamenti possono regolarmente proseguire. L’ordinanza regionale – salvo novità – non interessa infatti lo sport praticato nei centri sportivi. È quindi possibile - per le società che da settimane hanno cominciato gli allenamenti distanziati – proseguire con l’attività.

Per la delegazione di Lnd di Como, non essendoci comunicazioni al riguardo, nulla è cambiato. E così è anche per il Comitato Regionale Lombardia. Anche l’esperienza già iniziata nei giorni scorsi di “arancione rinforzato” in altre regioni conferma che l’attività sportiva svolta in strutture e campi all’aperto è ancora possibile.

Ovviamente, tutte le società sono tenute al rispetto di alcune prescrizioni, che ormai sono diventati formulette da recitare a memoria: divieto di utilizzare le docce, rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, divieto di assembramento, genitori fiori dagli impianti, ecc…

Eppure, un po’ per la confusione che ingenera il continuo cambio di colore, un po’ per precauzione, tante società comasche che si erano rimesse da alcune settimane – in regime di zona gialla o arancione – a proporre ai propri calciatori allenamenti distanziati, sia nei settori giovanili, sia nelle prime squadre, hanno deciso di richiudere tutto. E lo faranno almeno fino al 10 marzo, ossia fino a quando la provincia di Como sarà arancione rinforzata.

«A causa della crescente criticità della emergenza dovuta al virus Covid-19 nella nostra zona e visto la nuova ordinanza che fino al 10 marzo la provincia di Como diventerà fascia arancione “rafforzata”, la società Asd Uso Figino Calcio sospende immediatamente per le nostre squadre gli allenamenti individuali anche se sempre garantiti dal distanziamento e dai protocolli in vigore». Un messaggio ch si può leggere sulle bacheche Facebook di molte altre società del territorio. Lo stesso per esempio farà il Mariano, mentre il Tavernola chiude… per “caos”: «Abbiamo chiesto in Comune come comportarci – dice il presidente Daniels Zampieri - ci hanno consigliato di scrivere alla Figc di Como e quindi restiamo in attesa. L’ordinanza non parla dei centri sportivi, quindi la mia interpretazione personale è che ci si possa allenare. Ma nel dubbio, preferiamo sospendere».

Anche il Sagnino preferisce prendere tempo: l’attività è sospesa fino a domenica, poi si vedrà. Ma c’è chi va avanti, come la Cittadella: «Per ora andiamo avanti sui nostri campi in via Frigerio – dice il presidente Stefano Ramaroli – ma non in altre strutture gestite da società che hanno deciso di sospendere. Proseguiamo fino a eventuali comunicazioni contrarie».

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