Canottaggio / Como città
Mercoledì 04 Settembre 2019
C’è il comasco Fraquelli
dietro il boom femminile
Al capo allenatore della Lario da tre anni è affidata la gestione tecnica della squadra olimpica. Quattro anni fa nessuna barca “rosa” si qualificava per Rio. Ora con lui alla guida sono già quattro i pass per Tokyo.
Passare da zero a quattro in quattro anni è a dir poco un’impresa straordinaria. Eppure è successo durante un mondiale storico per l’Italia del canottaggio che andrà alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con quattro barche femminili (doppio, due senza, quattro di coppia senior, doppio pesi leggeri) in aggiunta alle cinque maschili (due senza, singolo, quattro senza, quattro di coppia senior, doppio pesi leggeri).
Il miracolo di questo salto di qualità, alla vigilia insperato, è stato compiuto indubbiamente dalle atlete azzurre. Ma a bruciare i tempi del poker femminile è stato anche Stefano Fraquelli, allenatore capo della Lario, al quale tre anni fa il d.t. nazionale Francesco Cattaneo ha affidato la gestione tecnica della squadra olimpica femminile.
«Sono arrivato alla Lario - spiega proprio con l’obiettivo di far crescere il gruppo femminile, perché ho sempre creduto alle sue potenzialità , ma soprattutto bisognava dare loro la convinzione che non sono seconde a nessuno».
Come ha fatto in soli tre anni a qualificare a Linz quattro barche femminili, quando nel 2015, ai Mondiali di Aguibellette nessuna aveva guadagnato il pass per Rio 2016 e si è dovuto attendere i ripescaggi? «Lavorando sulla preparazione fisica è ovvio. Ma quella non basta. Occorre anche sfatare il mito che le straniere sono tutte fortissime costituzionalmente e le nostre più fragili. Con questi presupposti i nostri equipaggi si arrendevano alle prime difficoltà. Al contrario siamo riusciti a far capire loro che bisogna giocare la partita sino alla fine. Basti vedere la grinta della nostra Aisha Rocek e Kiri Tontodonati, nel qualificare il due senza, già nella prima fase, assicurando la sua partecipazioni ai Giochi per la terza volta consecutiva».
L’intervista completa sulla Provincia di mercoledì 4 settembre
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